Il crollo dello Stato pontificio in Umbria

Questo contributo propone una riflessione sul «crollo» dello Stato Pontificio in Umbria offrendo una rilettura dei fatti storici più importanti della regione tra il 1831 e il 1860, alla luce dei recenti studi di storia imperiale che hanno permesso di ripensare il concetto di sovranità. Dopo il Congresso di Vienna, infatti, non tutti gli Stati erano pienamente “sovrani”: fra i paesi soggetti a una “quasi sovranità” figura lo Stato della Chiesa, a causa soprattutto della presenza sul territorio pontificio di truppe austriache e francesi. In questo contesto geopolitico, la “sovranità limitata” dello Stato pontificio rimanda, pertanto, sia al rapporto tra gli eserciti stranieri e la curia romana, che alla questione della legittimazione/delegittimazione politico-territoriale del governo papale. Da questo angolo visuale, le «stragi di Perugia» del 20 giugno 1859, ampiamente analizzate dalla storiografia, si inseriscono in una dinamica militare di lungo periodo e rappresentano tragicamente uno dei momenti conclusivi dello scontro politico-culturale sulla legittimità pontificia.