Il Building Information Modeling sta rivoluzionando l’ecosistema delle costruzioni, trasformando strumenti, procedure e significati nel campo della progettazione, della documentazione, della realizzazione, della gestione del patrimonio immobiliare e infrastrutturale. L’innovazione investe il nostro territorio e la pubblica amministrazione, per la quale si aprono nuove e complesse sfide, che per essere raccolte, devono essere comprese nella loro piena portata. In questo contesto, il volume raccoglie gli esiti del lavoro di ricerca avviato nel 2020 dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia con il Comune di Città di Castello e sviluppato in un triennio di attività incentrata sulla costruzione di un modello innovativo per la gestione dello stato patrimoniale attraverso logiche di Building Information Modeling. Prendendo come casi studi i beni architettonici del Comune, la ricerca ha affrontato le questioni della transizione digitale applicata alla sfera delle opere pubbliche, un tema ancora aperto e ampiamente dibattuto in quest’ultimo decennio. Le sperimentazioni svolte mostrano l’impatto del BIM, mostrando come la sua essenza non sia nella semplice sostituzione dello strumento della rappresentazione, ma nella centralità dell’informazione che si attua trasformando il modello in un ipertesto. Il percorso di ricerca svolto cerca di offrire una prospettiva sulle potenzialità del BIM, evidenziando tutte le potenzialità che tale processo offre per la transizione digitale così essenziale per rispondere alle esigenze di gestione della complessità. Se in Italia si incontrano ostacoli strutturali e forti ritardi nell’attivare il processo di transizione, è per l’esigenza di ripensare prodotti, strumenti, processi e servizi, in un percorso che raccoglie tutte le competenze e le relazioni che si sviluppano intorno alla macchina pubblica. Tale percorso impone certamente uno sforzo importante di conoscenza dei processi, il cui valore è ben più prestante rispetto alle specificità operative del semplice strumento BIM, l’obiettivo è di reagire a quell’immunità al cambiamento che è il principale responsabile della permanenza di questioni irrisolte. Il libro offre una riflessione sulle questioni insite nell’approccio del BIM per le pubbliche amministrazioni, con l’attività svolta presso il comune tifernate quale modello e paradigma per altre realtà che si trovano coinvolte nella gestione degli appalti e dei processi del costruire. Attraverso casistiche esemplificative, l’intento proposto è di generare un dibattito critico su temi che oggi sono essenziali, certamente anche in virtù delle norme che hanno reso impossibile procrastinare lo stimolo all’innovazione che le stesse generano.

La rivoluzione BIM per la pubblica amministrazione. Sperimentazioni nel territorio di Città di Castello

Fabio Bianconi;Marco Filippucci
2023

Abstract

Il Building Information Modeling sta rivoluzionando l’ecosistema delle costruzioni, trasformando strumenti, procedure e significati nel campo della progettazione, della documentazione, della realizzazione, della gestione del patrimonio immobiliare e infrastrutturale. L’innovazione investe il nostro territorio e la pubblica amministrazione, per la quale si aprono nuove e complesse sfide, che per essere raccolte, devono essere comprese nella loro piena portata. In questo contesto, il volume raccoglie gli esiti del lavoro di ricerca avviato nel 2020 dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia con il Comune di Città di Castello e sviluppato in un triennio di attività incentrata sulla costruzione di un modello innovativo per la gestione dello stato patrimoniale attraverso logiche di Building Information Modeling. Prendendo come casi studi i beni architettonici del Comune, la ricerca ha affrontato le questioni della transizione digitale applicata alla sfera delle opere pubbliche, un tema ancora aperto e ampiamente dibattuto in quest’ultimo decennio. Le sperimentazioni svolte mostrano l’impatto del BIM, mostrando come la sua essenza non sia nella semplice sostituzione dello strumento della rappresentazione, ma nella centralità dell’informazione che si attua trasformando il modello in un ipertesto. Il percorso di ricerca svolto cerca di offrire una prospettiva sulle potenzialità del BIM, evidenziando tutte le potenzialità che tale processo offre per la transizione digitale così essenziale per rispondere alle esigenze di gestione della complessità. Se in Italia si incontrano ostacoli strutturali e forti ritardi nell’attivare il processo di transizione, è per l’esigenza di ripensare prodotti, strumenti, processi e servizi, in un percorso che raccoglie tutte le competenze e le relazioni che si sviluppano intorno alla macchina pubblica. Tale percorso impone certamente uno sforzo importante di conoscenza dei processi, il cui valore è ben più prestante rispetto alle specificità operative del semplice strumento BIM, l’obiettivo è di reagire a quell’immunità al cambiamento che è il principale responsabile della permanenza di questioni irrisolte. Il libro offre una riflessione sulle questioni insite nell’approccio del BIM per le pubbliche amministrazioni, con l’attività svolta presso il comune tifernate quale modello e paradigma per altre realtà che si trovano coinvolte nella gestione degli appalti e dei processi del costruire. Attraverso casistiche esemplificative, l’intento proposto è di generare un dibattito critico su temi che oggi sono essenziali, certamente anche in virtù delle norme che hanno reso impossibile procrastinare lo stimolo all’innovazione che le stesse generano.
2023
9788891662118
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1566033
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