Mεταξύ, avverbio composto con valore di preposizione, articola il preverbo μετά (fra, in mezzo) con la funzione connettiva di σύν (con, assieme, unitamente a), denotando «lo spazio» che sta «in mezzo e mette in relazione»: valore semantico, questo, cristallizzato nella funzione avverbiale di «intervallo» spaziale (in mezzo, fra) e, per estensione, temporale (nel mezzo di, frattanto, mentre). Il testo affronta l’uso, nei dialoghi platonici, dell’avverbio μεταξύ per cogliere nessi e differenze rispetto all’aggettivo μέσος (medio, in mezzo, centrale). Sulla base dei risultati ottenuti, il lavoro propone un itinerario sul «ruolo» filosofico del μεταξύ nel pensiero di Platone, recuperando il senso di «un luogo della relazione» che ha a che fare con l’origine della stessa filosofia. La dinamica relazionale, che il μεταξύ lascia intravedere, è data non già dalla riduzione o dall’abolizione delle differenze in quanto tali, ma dal loro effettivo sviluppo; nel «tra» l’infinità molteplicità del reale si articola, si incontra, si scontra, si scompone e si ricompone, e la relazione che esso annuncia, per quanto complessa, può essere affrontata non ignorata.
Sul μεταξύ in Platone. Un itinerario
Martino M
2022
Abstract
Mεταξύ, avverbio composto con valore di preposizione, articola il preverbo μετά (fra, in mezzo) con la funzione connettiva di σύν (con, assieme, unitamente a), denotando «lo spazio» che sta «in mezzo e mette in relazione»: valore semantico, questo, cristallizzato nella funzione avverbiale di «intervallo» spaziale (in mezzo, fra) e, per estensione, temporale (nel mezzo di, frattanto, mentre). Il testo affronta l’uso, nei dialoghi platonici, dell’avverbio μεταξύ per cogliere nessi e differenze rispetto all’aggettivo μέσος (medio, in mezzo, centrale). Sulla base dei risultati ottenuti, il lavoro propone un itinerario sul «ruolo» filosofico del μεταξύ nel pensiero di Platone, recuperando il senso di «un luogo della relazione» che ha a che fare con l’origine della stessa filosofia. La dinamica relazionale, che il μεταξύ lascia intravedere, è data non già dalla riduzione o dall’abolizione delle differenze in quanto tali, ma dal loro effettivo sviluppo; nel «tra» l’infinità molteplicità del reale si articola, si incontra, si scontra, si scompone e si ricompone, e la relazione che esso annuncia, per quanto complessa, può essere affrontata non ignorata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.