Il saggio ha esaminato l’evoluzione nel tempo, dal 2009 al 2019, del consumo di alcol in Italia ed in Umbria attingendo a dati di fonte Istat (tratti dall’Indagine multiscopo sulle famiglie – Aspetti della vita quotidiana per gli anni 2009 e 2019) riguardanti la frequenza e le modalità del consumo (incluse quelle più rischiose) di bevande alcoliche analizzate per classi di età, per appartenenza di genere, per appartenenza geografica, per classi di ampiezza della dimensione urbana in cui risiedono i consumatori, per diverse tipologie di drink alcolici. Ulteriore fonte di dati utili per l’investigazione sono stati i due più recenti Rapporti (quello del 2020 e quello del 2021) dell’Istituto Superiore di Sanità su Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Il saggio ha altresì indagato il consumo di alcool a livello sub-regionale (con dati di fonte dell’Azienda USL Umbria 2), l’ambito territoriale a cui appartiene anche la città di Terni, desunti dal Bollettino aziendale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute. Profilo di salute di popolazione della AUSL Umbria 2. Il saggio ha infine illustrato le risultanze di una ricerca condotta sul campo, tramite la somministrazione di un questionario, su di un gruppo di clienti maggiorenni dei locali della “movida” ternana, volta ad investigare il consumo di bevande alcoliche nei suoi diversi aspetti (quantitativi, qualitativi, motivazionali, localizzativi, economici, sociali, psicologici), delineando le possibili politiche da adottare per contenere e governare il fenomeno dell’eccessivo consumo di alcol nella città di Terni. Contestualmente è stata effettuata la somministrazione dello stesso questionario ad un gruppo di clienti di esercizi non localizzati nel centro Cittadino sede della “movida”. Questo gruppo, seppur numericamente inferiore al cluster dei frequentatori dei locali della “movida” ternana interpellati, ha avuto la funzione di “gruppo di controllo” della ricerca evidenziando un consumo di alcolici assai più contenuto. Il saggio ha preso in considerazione anche il legame tra il fenomeno della gentifrication ed il consumo di alcol avanzando proposte per eventuali possibili correzioni di rotta nella progettazione urbana.

“Pieni” a perdere? Un’indagine conoscitiva sul consumo di alcol nei locali della “movida” ternana

Montesi Cristina
2022

Abstract

Il saggio ha esaminato l’evoluzione nel tempo, dal 2009 al 2019, del consumo di alcol in Italia ed in Umbria attingendo a dati di fonte Istat (tratti dall’Indagine multiscopo sulle famiglie – Aspetti della vita quotidiana per gli anni 2009 e 2019) riguardanti la frequenza e le modalità del consumo (incluse quelle più rischiose) di bevande alcoliche analizzate per classi di età, per appartenenza di genere, per appartenenza geografica, per classi di ampiezza della dimensione urbana in cui risiedono i consumatori, per diverse tipologie di drink alcolici. Ulteriore fonte di dati utili per l’investigazione sono stati i due più recenti Rapporti (quello del 2020 e quello del 2021) dell’Istituto Superiore di Sanità su Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Il saggio ha altresì indagato il consumo di alcool a livello sub-regionale (con dati di fonte dell’Azienda USL Umbria 2), l’ambito territoriale a cui appartiene anche la città di Terni, desunti dal Bollettino aziendale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute. Profilo di salute di popolazione della AUSL Umbria 2. Il saggio ha infine illustrato le risultanze di una ricerca condotta sul campo, tramite la somministrazione di un questionario, su di un gruppo di clienti maggiorenni dei locali della “movida” ternana, volta ad investigare il consumo di bevande alcoliche nei suoi diversi aspetti (quantitativi, qualitativi, motivazionali, localizzativi, economici, sociali, psicologici), delineando le possibili politiche da adottare per contenere e governare il fenomeno dell’eccessivo consumo di alcol nella città di Terni. Contestualmente è stata effettuata la somministrazione dello stesso questionario ad un gruppo di clienti di esercizi non localizzati nel centro Cittadino sede della “movida”. Questo gruppo, seppur numericamente inferiore al cluster dei frequentatori dei locali della “movida” ternana interpellati, ha avuto la funzione di “gruppo di controllo” della ricerca evidenziando un consumo di alcolici assai più contenuto. Il saggio ha preso in considerazione anche il legame tra il fenomeno della gentifrication ed il consumo di alcol avanzando proposte per eventuali possibili correzioni di rotta nella progettazione urbana.
2022
978-88-351-3644-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1567235
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