La dimensione mitico simbolica è elemento centrale nel percorso filosofico weiliano. Il presente lavoro, dopo una preliminare ricognizione fenomenologica di alcune delle principali figure mitiche presenti presenti negli scritti weiliani, tenta una classificazione dello stesso universo mitico weiliano giungendo infine a proporre una compiuta teoria del mito infine definito come "spazio narrativo di relazione". Per la pensatrice francese i miti non sono soltanto il riflesso della spiritualità di un popolo, ma anche il contrassegno del grado e della misura con cui l’umanità perviene alla coscienza di sé: in essi si celano i significati ultimi, presenti e accessibili fin dall’origine dei tempi. Le tradizioni sia religiose che profane da cui provengono i miti, alludono al trascendente e costituiscono la via da percorrere per chi aspiri a raggiungere la verità. In tale prospettiva interpretativa, come rileva nella prefazione al libro Pieretti, i miti sono, da una parte “il riflesso del soprannaturale e, dall’altra, sono l’effetto dell’attività umana […] i miti sono gli intermediari della relazione tra l’uomo e Dio”. Per Weil il mito è “spazio narrativo di relazione” e propriamente luogo di una relazionalità che è sia orizzontale (aspetto trattato dalla Weil soprattutto nelle Lezioni di Filosofia), che verticale (affrontato soprattutto nei Quaderni e nelle Intuizioni precristiane). Nel primo caso (relazionalità orizzontale) i miti emergono come degli indicatori del carattere sociale del linguaggio, ed essi sono considerati dalla pensatrice gli intermediari tra l’uomo di oggi (e quello di ogni epoca) ed il suo passato. Nel secondo caso invece (relazionalità verticale) i miti sarebbero gli intermediari tra l’uomo e la sua origine trascendente; tale livello di relazionalità si fonda sul termine “convenance” –convenientia-, termine centrale e qualificante l'ontologia della mediazione e del dono weiliana.

La metafora ritrovata Miti e simboli nella filosofia di Simone Weil

MARIANELLI, Massimiliano
2004

Abstract

La dimensione mitico simbolica è elemento centrale nel percorso filosofico weiliano. Il presente lavoro, dopo una preliminare ricognizione fenomenologica di alcune delle principali figure mitiche presenti presenti negli scritti weiliani, tenta una classificazione dello stesso universo mitico weiliano giungendo infine a proporre una compiuta teoria del mito infine definito come "spazio narrativo di relazione". Per la pensatrice francese i miti non sono soltanto il riflesso della spiritualità di un popolo, ma anche il contrassegno del grado e della misura con cui l’umanità perviene alla coscienza di sé: in essi si celano i significati ultimi, presenti e accessibili fin dall’origine dei tempi. Le tradizioni sia religiose che profane da cui provengono i miti, alludono al trascendente e costituiscono la via da percorrere per chi aspiri a raggiungere la verità. In tale prospettiva interpretativa, come rileva nella prefazione al libro Pieretti, i miti sono, da una parte “il riflesso del soprannaturale e, dall’altra, sono l’effetto dell’attività umana […] i miti sono gli intermediari della relazione tra l’uomo e Dio”. Per Weil il mito è “spazio narrativo di relazione” e propriamente luogo di una relazionalità che è sia orizzontale (aspetto trattato dalla Weil soprattutto nelle Lezioni di Filosofia), che verticale (affrontato soprattutto nei Quaderni e nelle Intuizioni precristiane). Nel primo caso (relazionalità orizzontale) i miti emergono come degli indicatori del carattere sociale del linguaggio, ed essi sono considerati dalla pensatrice gli intermediari tra l’uomo di oggi (e quello di ogni epoca) ed il suo passato. Nel secondo caso invece (relazionalità verticale) i miti sarebbero gli intermediari tra l’uomo e la sua origine trascendente; tale livello di relazionalità si fonda sul termine “convenance” –convenientia-, termine centrale e qualificante l'ontologia della mediazione e del dono weiliana.
2004
9788831133555
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/157412
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