Le prospettive dell'intervento dei pubblici poteri nei rapporti economici dopo la riforma costituzionale in materia ambientale

The article describes the current state of the constitutional premises to effectively orient the ecological transition in light of the substantial and complex regulatory program launched in 2019 by the Commission with the Communication on the European Green Deal. In the current global geopolitical context, the fundamental objective of decarbonisation and the containment of emissions that alter the climate must be read in light of the premises for the rebirth on new bases of European industrial policy which must necessarily guide the member states towards achieving the ambitious objective of eliminating the impact of economic development on the environment without forgetting the social costs that that reconversion entails. Compared to this framework, is clear the need to interpret the 2022 constitutional reform in terms of responsibility and commitment of all public authorities to maintain and restore where necessary the balance between ecosystems to maintain sustainable living, production and work: from this premise derives the need for a far-sighted intervention by the legislator who, in harmony with European constraints and objectives, could prefigure interventions in order to plan national economic development.

L’ articolo si interroga sullo stato attuale delle premesse costituzionali per orientare efficacemente la transizione ecologica alla luce del cospicuo e complesso programma regolatorio lanciato nel 2019 dalla Commissione con la comunicazione sul Green Deal europeo. Nell’attuale contesto geopolitico globale l’obiettivo fondamentale della decarbonizzazione e del contenimento delle emissioni che alterano il clima deve essere letto alla luce delle premesse per la rinascita su nuove basi della politica industriale europea che deve necessariamente guidare gli stati membri verso il raggiungimento dell’obiettivo ambizioso dell’azzeramento dell’impatto dello sviluppo sull’ambiente senza dimenticare i costi sociali che quella riconversione comporta. Rispetto a questo quadro emerge ancora più pressante la necessità di interpretare la riforma costituzionale del 2022 in termini di responsabilità e impegno a carico di tutti i pubblici poteri a mantenere e a ripristinare ove necessario gli equilibri tra gli ecosistemi per mantenere condizioni di vita, di produzione e di lavoro sostenibili: da questa premessa deriva la necessità di un intervento lungimirante del legislatore che, in armonia con i vincoli e con gli obiettivi europei, potrebbe prefigurare interventi di carattere generale in funzione di programmazione dello sviluppo economico nazionale.