L’intento di questo scritto è quello di analizzare la sentenza del Tribunale di Lecco del 30 ottobre 2022, che ha posto il seguente principio: se è vero che, in linea generale, tra gli obblighi del datore di lavoro non rientra quello di curare la formazione professionale del dipendente per permettergli di eseguire correttamente la prestazione lavorativa, tuttavia, nei casi in cui la professionalità del lavoratore sia considerata obsoleta a seguito di una riorganizzazione dell’azienda, l’applicazione dei princìpi di buona fede e correttezza implica che il datore di lavoro, prima di risolvere il rapporto, valuti non solo l’impossibilità del repêchage, ma anche l’impossibilità (o quantomeno l’antieconomicità) della riqualificazione professionale del dipendente. The intent of this writing is to analyze the judgment of the Court of Lecco of October 30, 2022, which posited the following principle: while it is true that, as a general rule, the employer's obligations do not include the obligation to take care of the employee's professional training to enable him to properly perform his job performance, nevertheless, in cases where the employee's professionalism is considered obsolete as a result of a reorganization of the company the application of the principles of good faith and fairness implies that the employer, before terminating the relationship, assesses not only the impossibility of repêchage, but also the impossibility (or at least the uneconomicity) of the employee's professional retraining.
Prova di inutilizzabilità nel giustificato motivo oggettivo e riqualificazione del lavoratore (nota a Trib. Lecco 31.10.2022)
Stefano Cairoli
2023
Abstract
L’intento di questo scritto è quello di analizzare la sentenza del Tribunale di Lecco del 30 ottobre 2022, che ha posto il seguente principio: se è vero che, in linea generale, tra gli obblighi del datore di lavoro non rientra quello di curare la formazione professionale del dipendente per permettergli di eseguire correttamente la prestazione lavorativa, tuttavia, nei casi in cui la professionalità del lavoratore sia considerata obsoleta a seguito di una riorganizzazione dell’azienda, l’applicazione dei princìpi di buona fede e correttezza implica che il datore di lavoro, prima di risolvere il rapporto, valuti non solo l’impossibilità del repêchage, ma anche l’impossibilità (o quantomeno l’antieconomicità) della riqualificazione professionale del dipendente. The intent of this writing is to analyze the judgment of the Court of Lecco of October 30, 2022, which posited the following principle: while it is true that, as a general rule, the employer's obligations do not include the obligation to take care of the employee's professional training to enable him to properly perform his job performance, nevertheless, in cases where the employee's professionalism is considered obsolete as a result of a reorganization of the company the application of the principles of good faith and fairness implies that the employer, before terminating the relationship, assesses not only the impossibility of repêchage, but also the impossibility (or at least the uneconomicity) of the employee's professional retraining.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.