Sono illustrati i risultati della campagna sperimentale promossa dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere nel periodo marzo 1997 – marzo 1998, finalizzata alla definizione quantitativa delle portate di minimo vitale. I rilevamenti di campo hanno riguardato le caratteristiche idrauliche, ittiche, morfologiche e chimico-fisiche di 14 tratti del reticolo fluviale selezionati per rappresentare le tipologie fluviali più ricorrenti del medio - alto bacino del fiume Tevere, in assenza di significativi apporti inquinanti di tipo antropico. La dislocazione territoriale dei tratti campione interessa circa 6.000 km2 e riguarda le zone fluviali prevalentemente popolate da ciprinidi reofili e salmonidi. I risultati ottenuti generalizzano l’approccio noto come metodo IFIM e permettono la valutazione delle portate che massimizzano l’habitat fluviale (Qott) per le specie ittiche di riferimento.
Il deflusso minimo vitale nel bacino del Fiume Tevere
MANCIOLA, Piergiorgio;MEARELLI, Mario
2001
Abstract
Sono illustrati i risultati della campagna sperimentale promossa dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere nel periodo marzo 1997 – marzo 1998, finalizzata alla definizione quantitativa delle portate di minimo vitale. I rilevamenti di campo hanno riguardato le caratteristiche idrauliche, ittiche, morfologiche e chimico-fisiche di 14 tratti del reticolo fluviale selezionati per rappresentare le tipologie fluviali più ricorrenti del medio - alto bacino del fiume Tevere, in assenza di significativi apporti inquinanti di tipo antropico. La dislocazione territoriale dei tratti campione interessa circa 6.000 km2 e riguarda le zone fluviali prevalentemente popolate da ciprinidi reofili e salmonidi. I risultati ottenuti generalizzano l’approccio noto come metodo IFIM e permettono la valutazione delle portate che massimizzano l’habitat fluviale (Qott) per le specie ittiche di riferimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.