Tra il 2016 e il 2019 l’Osservatorio sul terremoto in Umbria ha avviato e condotto delle ricerche sugli effetti sociali del sisma, coinvolgendo alcuni ricercatori del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Perugia. Questo elaborato restituisce la parte del percorso di ricerca in cui si approfondiscono gli aspetti relativi all’identità territoriale della città di Norcia, attraverso due strumenti: l’analisi testuale della copertura stampa nazionale durante l’anno successivo al sisma e un questionario sottoposto ad un campione rappresentativo di abitanti. Pur accogliendo la visione dinamica e multidimensionale della costruzione dell’identità territoriale proposta da Governa (2005), in questa ricerca si farà riferimento al sentimento d’appartenenza degli intervistati nei confronti di entità politiche e amministrative (Antonsich, 2009; Paasi, 2003; Terlouw, 2012). Pur essendo un approccio che si sta cercando di superare e implementare (Banini, 2013), esso ha il pregio di fornire un’utile prospettiva, seppur stilizzata, sui sensi di appartenenza nei confronti del territorio «che spesso sono l’unica cosa che resta in tanti contesti territoriali marginali, trasformando l’amore individuale per i luoghi in capacità di cura e progettualità collettiva nei loro confronti» (ivi, p. 16).
Nazione, regione, paese? Norcia nel post-sisma tra comunità locale e società nazionale
Marco PizziConceptualization
;
2020
Abstract
Tra il 2016 e il 2019 l’Osservatorio sul terremoto in Umbria ha avviato e condotto delle ricerche sugli effetti sociali del sisma, coinvolgendo alcuni ricercatori del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Perugia. Questo elaborato restituisce la parte del percorso di ricerca in cui si approfondiscono gli aspetti relativi all’identità territoriale della città di Norcia, attraverso due strumenti: l’analisi testuale della copertura stampa nazionale durante l’anno successivo al sisma e un questionario sottoposto ad un campione rappresentativo di abitanti. Pur accogliendo la visione dinamica e multidimensionale della costruzione dell’identità territoriale proposta da Governa (2005), in questa ricerca si farà riferimento al sentimento d’appartenenza degli intervistati nei confronti di entità politiche e amministrative (Antonsich, 2009; Paasi, 2003; Terlouw, 2012). Pur essendo un approccio che si sta cercando di superare e implementare (Banini, 2013), esso ha il pregio di fornire un’utile prospettiva, seppur stilizzata, sui sensi di appartenenza nei confronti del territorio «che spesso sono l’unica cosa che resta in tanti contesti territoriali marginali, trasformando l’amore individuale per i luoghi in capacità di cura e progettualità collettiva nei loro confronti» (ivi, p. 16).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.