Partendo dalla centralità della dimensione percettiva espressa nella definizione di paesaggio formalizzata nella Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, questo articolo si sofferma su come la percezione del paesaggio sia condizionata, orientata e determinata dal ‘dispositivo’ che ne consente la visualizzazione, sia esso materiale, culturale o sociale. L’attenzione viene quindi posta sulle modalità (tecniche ancora prima che estetiche) mediante le quali lo sguardo dell’uomo viene preparato e guidato alla percezione del paesaggio, che stabiliscono di conseguenza il significato che al paesaggio sarà associato. In un excursus che dalla fruizione diretta (non mediata) dell’ambiente e dello spazio attraversa cronologicamente le differenti forme di mediazione succedutesi nella cultura visuale (disegno, finestra, cornice, schermo, spazio virtuale), verrà descritta l’attuale condizione di polverizzazione dello sguardo, che corrisponde alla generazione di stereotipi paesaggistici ben leggibili e agevolmente interpretabili anche dalle intelligenze artificiali, che sembrano essere riproposti anche in ambienti completamente virtuali quali il metaverso.
La cornice crea il paesaggio. Dalla relazione non mediata alla polverizzazione dello sguardo
Menchetelli Valeria
2024
Abstract
Partendo dalla centralità della dimensione percettiva espressa nella definizione di paesaggio formalizzata nella Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, questo articolo si sofferma su come la percezione del paesaggio sia condizionata, orientata e determinata dal ‘dispositivo’ che ne consente la visualizzazione, sia esso materiale, culturale o sociale. L’attenzione viene quindi posta sulle modalità (tecniche ancora prima che estetiche) mediante le quali lo sguardo dell’uomo viene preparato e guidato alla percezione del paesaggio, che stabiliscono di conseguenza il significato che al paesaggio sarà associato. In un excursus che dalla fruizione diretta (non mediata) dell’ambiente e dello spazio attraversa cronologicamente le differenti forme di mediazione succedutesi nella cultura visuale (disegno, finestra, cornice, schermo, spazio virtuale), verrà descritta l’attuale condizione di polverizzazione dello sguardo, che corrisponde alla generazione di stereotipi paesaggistici ben leggibili e agevolmente interpretabili anche dalle intelligenze artificiali, che sembrano essere riproposti anche in ambienti completamente virtuali quali il metaverso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.