È possibile una “spontaneità malata”? È possibile, ovvero, pensare la malattia come una dinamica in continuità con il procedere spontaneo e armonico della natura? Félix Ravaisson, nel corso della sua produzione, sviluppata lungo il XIX secolo e situata tra filosofia, scienza medica e psicologia, ha cercato di rispondere a simili questioni. Attraverso un’analisi incentrata dapprima sul problema dell’abitudine, intesa come legge di regolazione del normale e del patologico nel corpo, poi sulla follia – in stretto rapporto con le ricerche neurologiche e psichiatriche di metà Ottocento –, Ravaisson è arrivato a tracciare un’immagine della malattia a metà tra disordine organico e disfunzionalità psichica.

La spontaneità malata. Fisiologia, patologia e alienazione mentale nel pensiero di Félix Ravaisson

Denise Vincenti
2019

Abstract

È possibile una “spontaneità malata”? È possibile, ovvero, pensare la malattia come una dinamica in continuità con il procedere spontaneo e armonico della natura? Félix Ravaisson, nel corso della sua produzione, sviluppata lungo il XIX secolo e situata tra filosofia, scienza medica e psicologia, ha cercato di rispondere a simili questioni. Attraverso un’analisi incentrata dapprima sul problema dell’abitudine, intesa come legge di regolazione del normale e del patologico nel corpo, poi sulla follia – in stretto rapporto con le ricerche neurologiche e psichiatriche di metà Ottocento –, Ravaisson è arrivato a tracciare un’immagine della malattia a metà tra disordine organico e disfunzionalità psichica.
2019
9788846751782
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1585493
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