Théodule-Armand Ribot (1839-1916) è tradizionalmente considerato il fondatore della psicologia scientifica francese. Interessato in primo luogo alla costituzione di una psicologia indipendente, sotto il profilo dell’oggetto di studio e del metodo, Ribot concepì la sua opera come un tentativo di affrancamento della disciplina dalle strette maglie della riflessione filosofica – a cui era stata sino a quel momento indissolubilmente associata –, e come un suo progressivo allineamento ai metodi e ai procedimenti delle scienze naturali. La sua Introduzione a "La Psychologie allemande contemporaine" (1879) è stata definita da alcuni interpreti del pensiero ribotiano come lo scritto più polemico e sovversivo dell’autore. Sebbene, infatti, lo scopo dell’opera fosse primariamente di presentare al pubblico francese una nuova metodologia psicologica, diffusasi in quegli anni in Germania sotto il nome di scuola sperimentale, sorprende notare come tre quarti dell’introduzione siano consacrati alla critica della coeva concezione filosofica della psicologia.
Théodule-Armand Ribot, Introduzione a La psicologia tedesca contemporanea - con testo francese a fronte
Vincenti, D
2019
Abstract
Théodule-Armand Ribot (1839-1916) è tradizionalmente considerato il fondatore della psicologia scientifica francese. Interessato in primo luogo alla costituzione di una psicologia indipendente, sotto il profilo dell’oggetto di studio e del metodo, Ribot concepì la sua opera come un tentativo di affrancamento della disciplina dalle strette maglie della riflessione filosofica – a cui era stata sino a quel momento indissolubilmente associata –, e come un suo progressivo allineamento ai metodi e ai procedimenti delle scienze naturali. La sua Introduzione a "La Psychologie allemande contemporaine" (1879) è stata definita da alcuni interpreti del pensiero ribotiano come lo scritto più polemico e sovversivo dell’autore. Sebbene, infatti, lo scopo dell’opera fosse primariamente di presentare al pubblico francese una nuova metodologia psicologica, diffusasi in quegli anni in Germania sotto il nome di scuola sperimentale, sorprende notare come tre quarti dell’introduzione siano consacrati alla critica della coeva concezione filosofica della psicologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.