Questa è l’epoca delle nuove colpevolizzazioni, di un’«autorealizzazione organizzata» rispetto alla quale il fallimento è il nuovo tabù. Una posta in gioco talmente tanto alta, però, che si trasforma nella facilità di consumo del fallimento, nel compiacimento rispetto al mancato raggiungimento di mete neanche più sognate. Che il luogo del lavoro, specie quello legato alle organizzazioni, sia un luogo sempre più lontano da quello della ricerca e che, viceversa, la ricerca sia oggi assoggettata a logiche funzionalistiche che lo stesso linguaggio aziendalista trova ormai superate, senza una vera tessitura di relazioni con il mondo del lavoro, fatto di volti e storie e non solo di produttività, probabilmente è tra le cause di questo cortocircuito.
Se specializzazione fa rima con polarizzazione. Per un nuovo incontro tra vocazione e professione
Luca Alici
2021
Abstract
Questa è l’epoca delle nuove colpevolizzazioni, di un’«autorealizzazione organizzata» rispetto alla quale il fallimento è il nuovo tabù. Una posta in gioco talmente tanto alta, però, che si trasforma nella facilità di consumo del fallimento, nel compiacimento rispetto al mancato raggiungimento di mete neanche più sognate. Che il luogo del lavoro, specie quello legato alle organizzazioni, sia un luogo sempre più lontano da quello della ricerca e che, viceversa, la ricerca sia oggi assoggettata a logiche funzionalistiche che lo stesso linguaggio aziendalista trova ormai superate, senza una vera tessitura di relazioni con il mondo del lavoro, fatto di volti e storie e non solo di produttività, probabilmente è tra le cause di questo cortocircuito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.