Il saggio intende riflettere sul destino complesso della "dignità" quale crocevia del costituzionalismo del secondo dopoguerra, valorizzando il ruolo dell'aggettivo "sociale" utilizzato in Costituzione. Si riflette sulle ricadute prodotte dalle politiche tecnocratiche e neoliberiste/competitive in termini di sacrificio della dignità sociale, e sui rischi di retrocessione di quest'ultima verso accezioni riduttive e individualiste dell’identità personale. E si propone infine di trarre indicazioni dalle esperienze di democrazia locale, che spingono invece verso forme di riappropriazione del progetto politico-costituzionale di emancipazione sociale fondato sulla dignità sociale.
La dignità sociale nei tempi «foschi» di una Costituzione amputata. Riflessioni sparse a margine di uno scritto di Salvatore Prisco
Alessandra Valastro
2024
Abstract
Il saggio intende riflettere sul destino complesso della "dignità" quale crocevia del costituzionalismo del secondo dopoguerra, valorizzando il ruolo dell'aggettivo "sociale" utilizzato in Costituzione. Si riflette sulle ricadute prodotte dalle politiche tecnocratiche e neoliberiste/competitive in termini di sacrificio della dignità sociale, e sui rischi di retrocessione di quest'ultima verso accezioni riduttive e individualiste dell’identità personale. E si propone infine di trarre indicazioni dalle esperienze di democrazia locale, che spingono invece verso forme di riappropriazione del progetto politico-costituzionale di emancipazione sociale fondato sulla dignità sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.