Il volume presenta i primi risultati di uno studio propedeutico all’edizione critica degli Scritti di Chiara d’Assisi: le "Epistole ad Agnetem", la "Forma vite", il "Testamentum" e la "Benedictio". Tra gli obiettivi del progetto, avviato nel 2020, figurano la valorizzazione dell’insieme delle testimonianze manoscritte clariane, sia quelle note da tempo sia quelle venute alla luce grazie al nuovo spoglio inventariale, e la ricostruzione della circolazione e della ricezione degli Scritti di Chiara dal sec. XIII fino alla prima età moderna. Lo scarso numero di codici medievali noti nel secolo scorso è stato percepito per lungo tempo come una prova a sfavore dell’autenticità del corpus letterario della santa, in particolare del "Testamentum" e dell’epistolario, entrambi oggetto di un dibattito critico-storico mai del tutto sopito. Il nuovo censimento qui proposto permette di ridisegnare in modo più lucido e articolato la storia della fortuna degli Scritti clariani, in particolare della "Forma vite". L’insieme delle testimonianze di questo testo, con il suo doppio canale di diffusione (documentario e librario), offre l’esempio di una tradizione davvero unica per modalità di trasmissione, ben lungi dall’essersi esaurita con l’originale di cancelleria, la "Solet annuere" di Innocenzo IV.

Per una nuova edizione degli Scritti di Chiara d'Assisi. Censimento e discussione della tradizione manoscritta

Patrizia Stoppacci
2024

Abstract

Il volume presenta i primi risultati di uno studio propedeutico all’edizione critica degli Scritti di Chiara d’Assisi: le "Epistole ad Agnetem", la "Forma vite", il "Testamentum" e la "Benedictio". Tra gli obiettivi del progetto, avviato nel 2020, figurano la valorizzazione dell’insieme delle testimonianze manoscritte clariane, sia quelle note da tempo sia quelle venute alla luce grazie al nuovo spoglio inventariale, e la ricostruzione della circolazione e della ricezione degli Scritti di Chiara dal sec. XIII fino alla prima età moderna. Lo scarso numero di codici medievali noti nel secolo scorso è stato percepito per lungo tempo come una prova a sfavore dell’autenticità del corpus letterario della santa, in particolare del "Testamentum" e dell’epistolario, entrambi oggetto di un dibattito critico-storico mai del tutto sopito. Il nuovo censimento qui proposto permette di ridisegnare in modo più lucido e articolato la storia della fortuna degli Scritti clariani, in particolare della "Forma vite". L’insieme delle testimonianze di questo testo, con il suo doppio canale di diffusione (documentario e librario), offre l’esempio di una tradizione davvero unica per modalità di trasmissione, ben lungi dall’essersi esaurita con l’originale di cancelleria, la "Solet annuere" di Innocenzo IV.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1586993
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