Mentre infatti cresce la consapevolezza del pluralismo delle culture e delle forme di vita, al tempo stesso si fa strada l’idea di un’insuperabile frammentarietà fra di esse e, quindi, dell’inutilità di tentarne una composizione, quale che sia. Inoltre, sotto la spinta di una dilatazione inarrestabile della sfera dei desideri, si estende la convinzione che solo la vita privata sia importante, mentre quella pubblica non meriti alcuna attenzione. In un certo senso, perciò, oggi, se non di fatto, almeno di principio sembrano intaccate le ragioni che finora hanno presieduto alla convivenza umana e appare problematica la legittimità delle istituzioni che ne hanno garantito il consolidamento e lo sviluppo. Alla luce di questo inquietante scenario, è evidente che occorre tornare a considerare la natura del bene comune e le condizioni che ne rendono possibile la condivisione.
Mondo della vita e bene condiviso
PIERETTI, Antonio
2007
Abstract
Mentre infatti cresce la consapevolezza del pluralismo delle culture e delle forme di vita, al tempo stesso si fa strada l’idea di un’insuperabile frammentarietà fra di esse e, quindi, dell’inutilità di tentarne una composizione, quale che sia. Inoltre, sotto la spinta di una dilatazione inarrestabile della sfera dei desideri, si estende la convinzione che solo la vita privata sia importante, mentre quella pubblica non meriti alcuna attenzione. In un certo senso, perciò, oggi, se non di fatto, almeno di principio sembrano intaccate le ragioni che finora hanno presieduto alla convivenza umana e appare problematica la legittimità delle istituzioni che ne hanno garantito il consolidamento e lo sviluppo. Alla luce di questo inquietante scenario, è evidente che occorre tornare a considerare la natura del bene comune e le condizioni che ne rendono possibile la condivisione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.