Il libro, partendo da una ricostruzione critica dei principali nodi teorici del pensiero politico di Foucault, mira ad evidenziare il contributo del filosofo francese alla riflessione politica e al dibattito pubblico contemporanei; un contributo che, come si cerca di argomentare, emerge sotto il profilo metodologico, sul piano della proficuità di molti suoi studi per la comprensione di alcuni importanti aspetti delle società moderne e, infine, in relazione al tipo di pratica critica che egli propone. La ricerca di Foucault si articola su registri che spesso non si lasciano ricondurre ad unità, come risulta, ad esempio, dal suo discorso sulla libertà, la cui rilevanza teorica, come si cerca di argomentare nel testo, è centrale all’interno dell’impianto foucaultiano. A tale riguardo, la tesi intorno alla quale ruota la lettura proposta nel libro è che all’interno della riflessione foucaultiana si profilano, e talvolta si scontrano, paradigmi differenti di libertà, quali la trasgressione, l’autopoiesi radicale, la perdita di sé e la stilizzazione della propria esistenza. Le letture di Foucault hanno spesso posto l’accento su uno di questi paradigmi, ignorando però gli altri: di conseguenza, il suo discorso sulla libertà è stato considerato, di volta in volta, una forma di anarchismo, una idealizzazione della trasgressione fine a se stessa, una riproposizione della sovranità del soggetto (auto)costituente, un narcisistico e amondano ripiegamento su di sé o, al contrario, una lucida indagine sul carattere plurale, finito e storicamente radicato delle pratiche attraverso le quali gli individui danno una forma al proprio sé. Nel libro si cerca di mostrare come molte di queste letture, pur cogliendo aspetti effettivamente presenti in Foucault, li assolutizzano, finendo così per fornire una visione unilaterale, e quindi fuorviante, del filosofo francese; in altri termini, esse non tengono conto dell’insieme dei registri teorici che concorrono a formare il tessuto riflessivo foucaultiano. Il libro cerca di individuare le linee di continuità e le connessioni teoriche che consentono di attribuire un profilo specifico al discorso del filosofo francese, dando conto, allo stesso tempo, dei mutamenti di prospettiva che costellano le sue ricerche e del carattere problematico che assume la compresenza di alcuni registri della sua riflessione.

Il pensiero politico di Foucault

SORRENTINO, Vincenzo
2008

Abstract

Il libro, partendo da una ricostruzione critica dei principali nodi teorici del pensiero politico di Foucault, mira ad evidenziare il contributo del filosofo francese alla riflessione politica e al dibattito pubblico contemporanei; un contributo che, come si cerca di argomentare, emerge sotto il profilo metodologico, sul piano della proficuità di molti suoi studi per la comprensione di alcuni importanti aspetti delle società moderne e, infine, in relazione al tipo di pratica critica che egli propone. La ricerca di Foucault si articola su registri che spesso non si lasciano ricondurre ad unità, come risulta, ad esempio, dal suo discorso sulla libertà, la cui rilevanza teorica, come si cerca di argomentare nel testo, è centrale all’interno dell’impianto foucaultiano. A tale riguardo, la tesi intorno alla quale ruota la lettura proposta nel libro è che all’interno della riflessione foucaultiana si profilano, e talvolta si scontrano, paradigmi differenti di libertà, quali la trasgressione, l’autopoiesi radicale, la perdita di sé e la stilizzazione della propria esistenza. Le letture di Foucault hanno spesso posto l’accento su uno di questi paradigmi, ignorando però gli altri: di conseguenza, il suo discorso sulla libertà è stato considerato, di volta in volta, una forma di anarchismo, una idealizzazione della trasgressione fine a se stessa, una riproposizione della sovranità del soggetto (auto)costituente, un narcisistico e amondano ripiegamento su di sé o, al contrario, una lucida indagine sul carattere plurale, finito e storicamente radicato delle pratiche attraverso le quali gli individui danno una forma al proprio sé. Nel libro si cerca di mostrare come molte di queste letture, pur cogliendo aspetti effettivamente presenti in Foucault, li assolutizzano, finendo così per fornire una visione unilaterale, e quindi fuorviante, del filosofo francese; in altri termini, esse non tengono conto dell’insieme dei registri teorici che concorrono a formare il tessuto riflessivo foucaultiano. Il libro cerca di individuare le linee di continuità e le connessioni teoriche che consentono di attribuire un profilo specifico al discorso del filosofo francese, dando conto, allo stesso tempo, dei mutamenti di prospettiva che costellano le sue ricerche e del carattere problematico che assume la compresenza di alcuni registri della sua riflessione.
2008
9788883536281
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