Il gruppo di Autori che ha collaborato alla realizzazione di questo lavoro ha condiviso una definizione di private banking/wealth management, volta a sottolineare gli aspetti di metodo, più che di contenuto caratteristici di questa attività. Il private banking/wealth management è l’offerta di servizi personalizzati e di alta qualità a un numero limitato di clienti con bisogni finanziari complessi. Le ambiguità intrinseche a tale definizione consentono molteplici configurazioni di modelli di business nel settore private banking/wealth management. Nel primo capitolo del libro si osservano le scelte di posizionamento degli operatori con riferimento alle differenti combinazioni in termini di identificazione del target, di ampiezza della gamma di servizi, di ruolo ricoperto dal financial advisor, anche in termini relativi, rispetto all’utilizzo di piattaforme digitali. Nel secondo capitolo l’attenzione si focalizza sulla relazione con il cliente, elemento chiave e centrale nel wealth management. Il principo chiave del “know your customer”, elemento centrale nella regolamentazione di settore è il punto di partenza anche dell’attività di financial planning per l’individuazione di soluzioni adeguate per cliente nel lungo termine. Chiariti i bisogni dell’individuo e le logiche della pianificazione finanziaria applicate alla clientela private, il libro procede secondo un percorso volto ad analizzare i diversi comparti che possono caratterizzare l’attività di wealth management. Il terzo capitolo si concentra sull’analisi degli elementi che costituiscono il piano degli investimenti e sulle logiche sottostanti il processo di asset allocation di un portafoglio e gli elementi di analisi del rischio. La fase di monitoraggio delle performances rappresenta un momento particolarmente critico nel rapporto con l’investitore. Il quarto capitolo è dedicato alla presentazione delle principali metodologie di valutazione delle performance e degli indicatori di rendimento corretti per il rischio, utilizzabili sia nella fase di selezione di servizi di risparmio gestito, sia nella fase di valutazione ex post dei risultati dei gestori. Particolare attenzione è dedicata anche al contributo delle strategie di investimento sostenibili in termini di rischio/rendimento. Il quinto capitolo è dedicato all’analisi degli attori e dei business model innovativi nell’ecosistema delle start-up, un comparto attrattivo negli ultimi anni sia per gli investitori istituzionali, sia per gli investitori professionali. Il sesto capitolo evidenzia le dinamiche non razionali che influenzano la percezione del rischio e il processo decisionale dell’investitore sulla base delle evidenze messe in luce dagli studi di finanza comportamentale. Accanto all’esigenza di investimento il cliente private è caratterizzato anche da esigenze di copertura assicurativa, al loro esame è dedicato il settimo capitolo, mentre l’ottavo è dedicato alla pianificazione previdenziale. Il nono capitolo analizza le caratteristiche del mercato immobiliare e le variabili utilizzabili al fine di monitorare il mercato immobiliare, tali variabili risultano essenziali per cogliere gli sviluppi dei cicli economici. Il decimo capitolo sottolinea la necessità di ragionare in una logica di protezione dei patrimoni familiari, non esistono soluzioni generalizzabili, la pianificazione patrimoniale efficiente è spesso una composizione di strumenti, conoscere le loro finalità è il necessario punto di partenza. In un’ottica di pianificazione finanziaria di lungo termine l’orizzonte temporale delle scelte non è limitato all’arco di esistenza del soggetto, ma occorre considerare anche le ripercussioni in chiave successoria. A questa problematica, strettamente connessa a quella fiscale e particolarmente importante per la clientela private, è dedicato il capitolo undici. Il capitolo dodici valuta l’utilizzo dell’intestazione fiduciaria come modalità di protezione della ricchezza per la clientela private, con particolare attenzione al profilo della fiscalità delle soluzioni adottabili. Infine, il tredicesimo capitolo analizza le principali caratteristiche del mercato dell’arte, con l’obiettivo di presentare le specificità degli investimenti alternativi in arte rispetto ai tradizionali investimenti per la clientela private, ponendo attenzione anche alle recenti evoluzioni nell’era digitale. Le scelte di investimento in arte se sostenute dalla passione per l’arte travalicano le mode e i cicli economici.
Manuale del Private Banker - VIII edizione
Paola Musile Tanzi
Writing – Review & Editing
2022
Abstract
Il gruppo di Autori che ha collaborato alla realizzazione di questo lavoro ha condiviso una definizione di private banking/wealth management, volta a sottolineare gli aspetti di metodo, più che di contenuto caratteristici di questa attività. Il private banking/wealth management è l’offerta di servizi personalizzati e di alta qualità a un numero limitato di clienti con bisogni finanziari complessi. Le ambiguità intrinseche a tale definizione consentono molteplici configurazioni di modelli di business nel settore private banking/wealth management. Nel primo capitolo del libro si osservano le scelte di posizionamento degli operatori con riferimento alle differenti combinazioni in termini di identificazione del target, di ampiezza della gamma di servizi, di ruolo ricoperto dal financial advisor, anche in termini relativi, rispetto all’utilizzo di piattaforme digitali. Nel secondo capitolo l’attenzione si focalizza sulla relazione con il cliente, elemento chiave e centrale nel wealth management. Il principo chiave del “know your customer”, elemento centrale nella regolamentazione di settore è il punto di partenza anche dell’attività di financial planning per l’individuazione di soluzioni adeguate per cliente nel lungo termine. Chiariti i bisogni dell’individuo e le logiche della pianificazione finanziaria applicate alla clientela private, il libro procede secondo un percorso volto ad analizzare i diversi comparti che possono caratterizzare l’attività di wealth management. Il terzo capitolo si concentra sull’analisi degli elementi che costituiscono il piano degli investimenti e sulle logiche sottostanti il processo di asset allocation di un portafoglio e gli elementi di analisi del rischio. La fase di monitoraggio delle performances rappresenta un momento particolarmente critico nel rapporto con l’investitore. Il quarto capitolo è dedicato alla presentazione delle principali metodologie di valutazione delle performance e degli indicatori di rendimento corretti per il rischio, utilizzabili sia nella fase di selezione di servizi di risparmio gestito, sia nella fase di valutazione ex post dei risultati dei gestori. Particolare attenzione è dedicata anche al contributo delle strategie di investimento sostenibili in termini di rischio/rendimento. Il quinto capitolo è dedicato all’analisi degli attori e dei business model innovativi nell’ecosistema delle start-up, un comparto attrattivo negli ultimi anni sia per gli investitori istituzionali, sia per gli investitori professionali. Il sesto capitolo evidenzia le dinamiche non razionali che influenzano la percezione del rischio e il processo decisionale dell’investitore sulla base delle evidenze messe in luce dagli studi di finanza comportamentale. Accanto all’esigenza di investimento il cliente private è caratterizzato anche da esigenze di copertura assicurativa, al loro esame è dedicato il settimo capitolo, mentre l’ottavo è dedicato alla pianificazione previdenziale. Il nono capitolo analizza le caratteristiche del mercato immobiliare e le variabili utilizzabili al fine di monitorare il mercato immobiliare, tali variabili risultano essenziali per cogliere gli sviluppi dei cicli economici. Il decimo capitolo sottolinea la necessità di ragionare in una logica di protezione dei patrimoni familiari, non esistono soluzioni generalizzabili, la pianificazione patrimoniale efficiente è spesso una composizione di strumenti, conoscere le loro finalità è il necessario punto di partenza. In un’ottica di pianificazione finanziaria di lungo termine l’orizzonte temporale delle scelte non è limitato all’arco di esistenza del soggetto, ma occorre considerare anche le ripercussioni in chiave successoria. A questa problematica, strettamente connessa a quella fiscale e particolarmente importante per la clientela private, è dedicato il capitolo undici. Il capitolo dodici valuta l’utilizzo dell’intestazione fiduciaria come modalità di protezione della ricchezza per la clientela private, con particolare attenzione al profilo della fiscalità delle soluzioni adottabili. Infine, il tredicesimo capitolo analizza le principali caratteristiche del mercato dell’arte, con l’obiettivo di presentare le specificità degli investimenti alternativi in arte rispetto ai tradizionali investimenti per la clientela private, ponendo attenzione anche alle recenti evoluzioni nell’era digitale. Le scelte di investimento in arte se sostenute dalla passione per l’arte travalicano le mode e i cicli economici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.