Il 16 aprile 2014 è stata inaugurata a Paciano (Pg) “TrasiMemo. Banca della memoria del Trasimeno”, di cui questo volume celebra i dieci anni di attività. Il progetto, che fino a oggi ha avuto come esito concreto un piccolo allestimento museale, un archivio web e l’attivazione di numerosi laboratori, è partito con una collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Paciano e la Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugia, in convenzione con le Università della Basilicata, di Firenze, di Siena e di Torino, in stretta relazione con una buona rete di quelli che si potrebbero definire «militanti locali del patrimonio». Oggi TrasiMemo – che non è solo un progetto, non è solo un museo, non è solo un ecomuseo, non è solo un percorso, non è solo un centro di documentazione, di interpretazione e di ideazione – ha come obiettivo principale quello di salvaguardare, per rilanciare nel contemporaneo e possibilmente verso il futuro, forme di memoria delle pratiche e dei saperi artigianali che costituiscono una risorsa patrimoniale preziosa, anche e soprattutto per i destini professionali, quindi di vita, del territorio di riferimento. TrasiMemo può essere definito come l’esito di un lungo processo di confronti, di negoziazioni, di dialoghi scientifici, professionali, sentimentali, sicuramente politici se riconosciamo, come inevitabile, all’azione patrimoniale un impatto determinate nelle dinamiche, nelle strategie e negli immaginari locali, nella definizione di specifici paesaggi culturali, nelle stesse vite delle persone.
TrasiMemo at Home. Dieci anni di antropologia, relazioni, prospettive
Parbuono Daniele
;Marchesini Cinzia
2024
Abstract
Il 16 aprile 2014 è stata inaugurata a Paciano (Pg) “TrasiMemo. Banca della memoria del Trasimeno”, di cui questo volume celebra i dieci anni di attività. Il progetto, che fino a oggi ha avuto come esito concreto un piccolo allestimento museale, un archivio web e l’attivazione di numerosi laboratori, è partito con una collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Paciano e la Scuola di specializzazione in Beni demoetnoantropologici dell’Università degli Studi di Perugia, in convenzione con le Università della Basilicata, di Firenze, di Siena e di Torino, in stretta relazione con una buona rete di quelli che si potrebbero definire «militanti locali del patrimonio». Oggi TrasiMemo – che non è solo un progetto, non è solo un museo, non è solo un ecomuseo, non è solo un percorso, non è solo un centro di documentazione, di interpretazione e di ideazione – ha come obiettivo principale quello di salvaguardare, per rilanciare nel contemporaneo e possibilmente verso il futuro, forme di memoria delle pratiche e dei saperi artigianali che costituiscono una risorsa patrimoniale preziosa, anche e soprattutto per i destini professionali, quindi di vita, del territorio di riferimento. TrasiMemo può essere definito come l’esito di un lungo processo di confronti, di negoziazioni, di dialoghi scientifici, professionali, sentimentali, sicuramente politici se riconosciamo, come inevitabile, all’azione patrimoniale un impatto determinate nelle dinamiche, nelle strategie e negli immaginari locali, nella definizione di specifici paesaggi culturali, nelle stesse vite delle persone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.