Alla luce dei contributi dell’epistemologia pragmatista e analitica, il volume esamina le più recenti concezioni della verità e dei valori e il ruolo che esse svolgono nel dibattito filosofico contemporaneo. Si affronta inizialmente la revisione della nozione di verità come «rappresentazione accurata» della realtà e se ne desume il rifiuto della concezione della verità come corrispondenza, per accogliere una concezione antirappresentazionalista e antifondazionalista. Si procede quindi ad una valutazione di tale accezione della verità attraverso un confronto con le posizioni pragmatiste. La seconda parte è volta alla ricostruzione dei presupposti teorici che sottendono l’abituale contrapposizione fatto/valore, per sostenere come la presunta eterogeneità tra giudizi descrittivi e giudizi valutativi appaia ormai insostenibile. In un’ottica pragmatista si evidenzia come non sia possibile concepire questa frattura nei termini di un’opposizione binaria tra la cognizione e la valutazione. Pur riconoscendo che si tratta di due ambiti epistemici differenziabili, i pragmatisti propongono di superare «l’opposizione» tra fatti e valori per mezzo di strumentalità logico-linguistiche che mostrano come essi risultino sempre più interdipendenti o addirittura convergenti.
Verità e valori. Tra pragmatismo e filosofia analitica
MARCHETTI, Giancarlo
2008
Abstract
Alla luce dei contributi dell’epistemologia pragmatista e analitica, il volume esamina le più recenti concezioni della verità e dei valori e il ruolo che esse svolgono nel dibattito filosofico contemporaneo. Si affronta inizialmente la revisione della nozione di verità come «rappresentazione accurata» della realtà e se ne desume il rifiuto della concezione della verità come corrispondenza, per accogliere una concezione antirappresentazionalista e antifondazionalista. Si procede quindi ad una valutazione di tale accezione della verità attraverso un confronto con le posizioni pragmatiste. La seconda parte è volta alla ricostruzione dei presupposti teorici che sottendono l’abituale contrapposizione fatto/valore, per sostenere come la presunta eterogeneità tra giudizi descrittivi e giudizi valutativi appaia ormai insostenibile. In un’ottica pragmatista si evidenzia come non sia possibile concepire questa frattura nei termini di un’opposizione binaria tra la cognizione e la valutazione. Pur riconoscendo che si tratta di due ambiti epistemici differenziabili, i pragmatisti propongono di superare «l’opposizione» tra fatti e valori per mezzo di strumentalità logico-linguistiche che mostrano come essi risultino sempre più interdipendenti o addirittura convergenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.