Il saggio si propone di esaminare, con un’analisi di tipo storico-giuridico, il ruolo della produzione normativa locale nella formazione dello Stato della Chiesa nell’area umbra del XIII secolo. L’autrice mette in luce come la conferma delle consuetudini e l’elaborazione degli statuti cittadini costituirono strumenti imprescindibili per la negoziazione e la ridefinizione dei rapporti di potere tra le entità locali e il papato. In particolare, l’analisi si sofferma sul caso perugino, nel quale la stipula di accordi e privilegi – in cambio di fidelitas e subiectio – non solo sancì il legame con la Sede Apostolica, ma permise anche l’affermazione di una crescente autonomia istituzionale. Attraverso il confronto con altre realtà umbre, il testo evidenzia l’evoluzione del linguaggio normativo, dalle consuetudines al formalismo statutario, simbolo dell’emergente assetto politico-istituzionale. In conclusione, il saggio dimostra come tali strumenti legislativi siano stati funzionali alla creazione di una struttura statuale complessa, in cui la tradizione cittadina si intrecciava con l’azione pontificia, segnando un passaggio decisivo verso la compagine normativa che avrebbe caratterizzato lo Stato della Chiesa dal XV secolo in poi.
Umbria pontificia: consuetudini e statuti cittadini nella costruzione dello Stato della Chiesa nel tredicesimo secolo
stefania zucchini
2025
Abstract
Il saggio si propone di esaminare, con un’analisi di tipo storico-giuridico, il ruolo della produzione normativa locale nella formazione dello Stato della Chiesa nell’area umbra del XIII secolo. L’autrice mette in luce come la conferma delle consuetudini e l’elaborazione degli statuti cittadini costituirono strumenti imprescindibili per la negoziazione e la ridefinizione dei rapporti di potere tra le entità locali e il papato. In particolare, l’analisi si sofferma sul caso perugino, nel quale la stipula di accordi e privilegi – in cambio di fidelitas e subiectio – non solo sancì il legame con la Sede Apostolica, ma permise anche l’affermazione di una crescente autonomia istituzionale. Attraverso il confronto con altre realtà umbre, il testo evidenzia l’evoluzione del linguaggio normativo, dalle consuetudines al formalismo statutario, simbolo dell’emergente assetto politico-istituzionale. In conclusione, il saggio dimostra come tali strumenti legislativi siano stati funzionali alla creazione di una struttura statuale complessa, in cui la tradizione cittadina si intrecciava con l’azione pontificia, segnando un passaggio decisivo verso la compagine normativa che avrebbe caratterizzato lo Stato della Chiesa dal XV secolo in poi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


