La politica estera dell'Italia repubblicana (1946-1992). Modello di analisi e studio di casi

Dedicato a una tematica, quella della politica estera, che per la sua ambigua doppia appartenenza, all'ambito della politica interna e a quello della politica internazionale, è stata assai poco frequentata dai politologi internisti e internazionalisti, il libro si propone di indagare le "immagini" e i comportamenti dei protagonisti del processo decisionale di politica estera dell'Italia repubblicana, attraverso un attento esame delle principali scelte di politica estera compiute dal nostro paese tra il 1946 e il 1992. Per fare ciò, ci si serve di un noto modello analitico di tipo sistemico, elaborato da Michael Brecher, che ha il merito di combinare originalmente l'analisi delle determinanti, cioè dei fattori (interni e internazionali) che esercitano un'influenza decisiva sul comportamento esterno degli stati, con l'analisi dei processi decisionali di politica estera e del ruolo in essi giocato dalle percezioni dei decision-makers. Alternando momenti di riflessione teorico-interpretativa ad altri di ricostruzione storiografica e descrittiva, ci si focalizza in particolare su 22 casi-studio, riconducibili alle tre diverse aree geopolitiche (atlantica, europea e mediterranea) verso cui l'Italia ha tradizionalmente indirizzato la sua azione. Ciascun caso è analizzato alla luce di una pluralità di variabili, suscettibili di evidenziare le caratteristiche strutturali del comportamento in politica estera di governi, ministri, partiti, leader politici, nonché le differenze esistenti tra le diverse fasi della politica estera dell'Italia repubblicana: da quella della "scelta di campo" atlantica ed europea (1946-57) a quella del "basso profilo" (1958-77), da quella del "profilo emergente" (1978-89) a quella del "dopo-guerra fredda", nella quale ancora viviamo.