Il testo ripercorre le tematiche dell'educazione linguistica per i soggetti con deficit uditivo. Si affrontano così gli approcci oralisti e quelli esclusivamente segnanti, che prevedono fin dai primi mesi di vita l'utilizzo della Lingua di Segni. La sfida del bilinguismo, che prevede l'educazione alla parola e al segno allo stesso tempo, rappresenta la risposta ritenuta più adeguata per un'autentica educazione che miri ad uno sviluppo linguistico e cognitivo al tempo stesso, significativo e funzionale. Il bilinguismo nella modalità lingua dei segni - lingua orale è l'unico modo in cui il bambino sordo potrà soddisfare i suoi bisogni, che sono quelli di comunicare con i propri genitori, sviluppare le abilità cognitive, acquisire conoscenza del mondo, comunicare in modo soddisfacente col mondo che lo circonda, e relazionarsi culturalmente al mondo degli udenti e dei sordi. Il bilinguismo del bambino sordo include sia la lingua dei segni, usata dalla comunità dei sordi, sia la lingua orale, usata dalla maggioranza udente. Quest'ultima verrà acquisita nella sua modalità scritta e, se possibile, parlata. A seconda del bambino, le due lingue giocheranno diversi ruoli: per alcuni sarà prevalente la lingua dei segni, per altri la lingua orale, altri ancora troveranno un equilibrio fra le due lingue. E' inoltre possibile l'uso di diversi tipi di bilinguismo poiché, essendoci diversi livelli di sordità, le modalità di contatto con la lingua sono di per sé complesse (quattro modalità di linguaggio, due sistemi di produzione e di percezione, ecc.). Detto questo, la maggior parte dei bambini sordi diverrà a vari livelli bilingue e biculturale. In questo senso non saranno diversi da circa la metà della popolazione mondiale che vive con due o più lingue (è stato stimato che attualmente la popolazione bilingue nel mondo equivale, se non supera, quella monolingue). Come gli altri bambini bilingue, essi useranno le due lingue nella vita di tutti i giorni e, a diversi livelli, apparterranno ai loro due mondi - in questo caso, il mondo degli udenti e il mondo dei sordi.

Nascere in una famiglia di sordi

ARCANGELI, Laura
2005

Abstract

Il testo ripercorre le tematiche dell'educazione linguistica per i soggetti con deficit uditivo. Si affrontano così gli approcci oralisti e quelli esclusivamente segnanti, che prevedono fin dai primi mesi di vita l'utilizzo della Lingua di Segni. La sfida del bilinguismo, che prevede l'educazione alla parola e al segno allo stesso tempo, rappresenta la risposta ritenuta più adeguata per un'autentica educazione che miri ad uno sviluppo linguistico e cognitivo al tempo stesso, significativo e funzionale. Il bilinguismo nella modalità lingua dei segni - lingua orale è l'unico modo in cui il bambino sordo potrà soddisfare i suoi bisogni, che sono quelli di comunicare con i propri genitori, sviluppare le abilità cognitive, acquisire conoscenza del mondo, comunicare in modo soddisfacente col mondo che lo circonda, e relazionarsi culturalmente al mondo degli udenti e dei sordi. Il bilinguismo del bambino sordo include sia la lingua dei segni, usata dalla comunità dei sordi, sia la lingua orale, usata dalla maggioranza udente. Quest'ultima verrà acquisita nella sua modalità scritta e, se possibile, parlata. A seconda del bambino, le due lingue giocheranno diversi ruoli: per alcuni sarà prevalente la lingua dei segni, per altri la lingua orale, altri ancora troveranno un equilibrio fra le due lingue. E' inoltre possibile l'uso di diversi tipi di bilinguismo poiché, essendoci diversi livelli di sordità, le modalità di contatto con la lingua sono di per sé complesse (quattro modalità di linguaggio, due sistemi di produzione e di percezione, ecc.). Detto questo, la maggior parte dei bambini sordi diverrà a vari livelli bilingue e biculturale. In questo senso non saranno diversi da circa la metà della popolazione mondiale che vive con due o più lingue (è stato stimato che attualmente la popolazione bilingue nel mondo equivale, se non supera, quella monolingue). Come gli altri bambini bilingue, essi useranno le due lingue nella vita di tutti i giorni e, a diversi livelli, apparterranno ai loro due mondi - in questo caso, il mondo degli udenti e il mondo dei sordi.
2005
9788889422618
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/163177
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