I cantari: storie di un cantapanca: trasposizione in prosa di ‘cantari’ scritti in ottave, in ottava rima, per esplicitare come e quanto la potenza del racconto di tradizione orale, reso da capaci trascrittori opera letteraria vera e propria, sia divenuto durante i secc. XIV-XVI veicolo di conoscenze vere o presunte tali, che con una buona dose di fantasia rallegravano e ‘informavano’ su eventi accaduti anche altrove. Attraverso i ‘cantari’ sono di A. Pucci si crea un percorso di strani personaggi forse veramente esistiti o solo frutto del più semplice ‘passaparola’ che li innalzava o umiliava a seconda del luogo e dell’occasione, il tutto per un diletto spicciolo e poco remunerativo per i ‘canterini’ che andavano di luogo in luogo a portare ‘novelle’ alla gente.
STORIE DI UN CANTAPANCA. IL FAVOLOSO MONDO DEI CANTARI.
GARGHELLA, Ida
2004
Abstract
I cantari: storie di un cantapanca: trasposizione in prosa di ‘cantari’ scritti in ottave, in ottava rima, per esplicitare come e quanto la potenza del racconto di tradizione orale, reso da capaci trascrittori opera letteraria vera e propria, sia divenuto durante i secc. XIV-XVI veicolo di conoscenze vere o presunte tali, che con una buona dose di fantasia rallegravano e ‘informavano’ su eventi accaduti anche altrove. Attraverso i ‘cantari’ sono di A. Pucci si crea un percorso di strani personaggi forse veramente esistiti o solo frutto del più semplice ‘passaparola’ che li innalzava o umiliava a seconda del luogo e dell’occasione, il tutto per un diletto spicciolo e poco remunerativo per i ‘canterini’ che andavano di luogo in luogo a portare ‘novelle’ alla gente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.