Le vicende giuridiche dell'handicap e la "società dell'informazione": vecchie conquiste e nuove insidie per la Corte costituzionale

La tematica dell'handicap è una delle cartine di tornasole che consentono di evidenziare come la giurisprudenza costituzionale rifletta fedelmente i fallimenti e i ritardi del legislatore nello sviluppo delle garanzie connesse alle situazioni di sofferenza sociale e di disagio. Diritti fondamentai e integrazione sociale dei soggetti disabili sollecitano continui ripensamenti delle garanzie di effettività e dell'assetto dei poteri. Un ruolo fondamentale è stato svolto dalla Corte costituzionale, che ha elaborato e applicato principi importanti, come quelli di <<socializzazione>>, <<accessibilità>>, <<partecipazione consapevole>>. In questa prospettiva, un rilievo particolare hanno assunto negli anni le tecnologie dell'informazione: l'analisi della normativa italiana e delle pronunce costituzionali che l'hanno accompagnata consente di evidenziare la tensione tuttora irrisolta fra la tematica delle garanzie di effettività dei diritti, con particolare riferimento ai livelli essenziali dei <<diritti tecnologici>> dei disabili, e la tematica del riparto delle competenze, con particolare riferimento al coordinamento informatico e all'organizzazione amministrativa: laddove i diritti sembrano destinati a soccombere rispetto alle dinamiche di assetto dei poteri, sebbene questi ultimi dovrebbero essere serventi rispetto alla persona.