Dagli anni ’50 del secolo appena trascorso ad oggi, le conoscenze negli ambiti scientifici ai quali il capitolo “L’origine fisica dei grandi contrasti” di “Campagne Umbre” fa riferimento, si sono notevolmente evolute, grazie a nuove tecniche di acquisizione e di elaborazione dei dati e al progresso della ricerca scientifica. È a questi ultimi risultati che il presente aggiornamento fa riferimento, nel tentativo di fornire una visione, se non sempre differente da quella del volume di H. Desplanques, quanto meno complementare. Nella revisione che segue, particolare attenzione è stata rivolta a quelli che l’Autore definisce i “contraintes” ovvero i condizionamenti che in qualsiasi ambiente fisiografico influenzano la gestione del territorio a fini agricoli ancora prima, e forse ancor più, della possibilità dell’uomo di modellare l’ambiente a proprio favore. Tra le diverse variabili territoriali e ambientali si riconoscono almeno due fattori fondamentali: il substrato pedologico e le condizioni climatiche. Entrambi sono fortemente dipendenti dall’assetto geologico-geomorfologico (in particolare il primo) e dagli aspetti geografici (il secondo) di una specifica area. È a tale traccia che il presente aggiornamento fa riferimento, riportando i fattori selezionati nei diversi capitoli di cui si compone. Partendo dalla descrizione del dato topografico (che si avvale oggi di nuove tecniche di misurazione, elaborazione e visualizzazione del modellato superficiale) si è proceduto a descrivere il più recente inquadramento geologico (tettonico e stratigrafico) e geomorfologico del territorio regionale la cui conoscenza è condizione necessaria per una corretta lettura delle scelte che hanno guidato l’uomo verso uno specifico uso agricolo del territorio. In particolare nel capitolo dedicato all’inquadramento geomorfologico, sono stati approfonditi gli aspetti relativi all’organizzazione e alla tendenza evolutiva del reticolo idrografico superficiale in risposta anche ai cambiamenti imposti dall’uomo negli ultimi cinquanta anni descrivendo sia la rete fluviale che i nuovi laghi, bacini idrici di origine antropica realizzati in questi ultimi decenni. Dopo aver delineato il paesaggio fisico seguono i capitoli dedicati alla descrizione della più recente classificazione pedologica dei suoli umbri e all’inquadramento delle caratteristiche climatiche. In entrambi i casi è stata messa in particolare evidenza la tendenza evolutiva, per cercare di comprendere al meglio quali saranno le condizioni con le quali lo sviluppo agricolo dovrà convivere nell’imminente futuro.

L’origine fisica dei grandi contrasti.

CATTUTO, Carlo;MELELLI, Laura
2006

Abstract

Dagli anni ’50 del secolo appena trascorso ad oggi, le conoscenze negli ambiti scientifici ai quali il capitolo “L’origine fisica dei grandi contrasti” di “Campagne Umbre” fa riferimento, si sono notevolmente evolute, grazie a nuove tecniche di acquisizione e di elaborazione dei dati e al progresso della ricerca scientifica. È a questi ultimi risultati che il presente aggiornamento fa riferimento, nel tentativo di fornire una visione, se non sempre differente da quella del volume di H. Desplanques, quanto meno complementare. Nella revisione che segue, particolare attenzione è stata rivolta a quelli che l’Autore definisce i “contraintes” ovvero i condizionamenti che in qualsiasi ambiente fisiografico influenzano la gestione del territorio a fini agricoli ancora prima, e forse ancor più, della possibilità dell’uomo di modellare l’ambiente a proprio favore. Tra le diverse variabili territoriali e ambientali si riconoscono almeno due fattori fondamentali: il substrato pedologico e le condizioni climatiche. Entrambi sono fortemente dipendenti dall’assetto geologico-geomorfologico (in particolare il primo) e dagli aspetti geografici (il secondo) di una specifica area. È a tale traccia che il presente aggiornamento fa riferimento, riportando i fattori selezionati nei diversi capitoli di cui si compone. Partendo dalla descrizione del dato topografico (che si avvale oggi di nuove tecniche di misurazione, elaborazione e visualizzazione del modellato superficiale) si è proceduto a descrivere il più recente inquadramento geologico (tettonico e stratigrafico) e geomorfologico del territorio regionale la cui conoscenza è condizione necessaria per una corretta lettura delle scelte che hanno guidato l’uomo verso uno specifico uso agricolo del territorio. In particolare nel capitolo dedicato all’inquadramento geomorfologico, sono stati approfonditi gli aspetti relativi all’organizzazione e alla tendenza evolutiva del reticolo idrografico superficiale in risposta anche ai cambiamenti imposti dall’uomo negli ultimi cinquanta anni descrivendo sia la rete fluviale che i nuovi laghi, bacini idrici di origine antropica realizzati in questi ultimi decenni. Dopo aver delineato il paesaggio fisico seguono i capitoli dedicati alla descrizione della più recente classificazione pedologica dei suoli umbri e all’inquadramento delle caratteristiche climatiche. In entrambi i casi è stata messa in particolare evidenza la tendenza evolutiva, per cercare di comprendere al meglio quali saranno le condizioni con le quali lo sviluppo agricolo dovrà convivere nell’imminente futuro.
2006
9788889398166
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