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La monografia tratta del complesso tema della causalità nel diritto penale, soprattutto è esaminato il rapporto con il sapere scientifico inteso quale fondamento della fattispecie causale. Rispetto agli innovativi studi sull'argomento, la tesi qui sostenuta, al termine di un'articolata ricostruzione tematica, va nel senso che il concetto di causalità e i saperi di riferimento utili per il giudice devono fare i conti con l'estensione (minima) incomprimibile del sistema penale, in quanto messo al cospetto delle insopprimibili esigenze di sicurezza collettiva proprie della c.d. <<società mondiale del rischio>>. In tal senso, il modello causale condizionale è da intendere come modello d'imputazione unitario, valevole tanto per i fenomeni di causalità naturalistica in senso stretto, quanto per i fenomeni psicologici e sociali più strettamente attinenti alla criminalità associata, di impresa e ai crimini internazionali più gravi, riguardanti complessi intrecci di responsabilità umane nell'ambito di organizzazioni burocratiche, militari e/o politiche. Dunque, i saperi rilevanti non sono limitabili alle c.d. leggi scientifiche universali o quasi universali, perché tali leggi quasi mai consentono di spiegare esaustivamente, in termini causali, simili relazioni umane e sociali. D'altra parte, lo standard di prova (anche internazionale) di certezza oltre il ragionevole dubbio, accolto nel nostro codice di procedura penale, esige che l'impiego di cognizioni scientifiche e d'esperienza meno affidabili delle leggi universali sia corredato, in sede decisionale, da indici sostanziali, cioè già di tipizzazione del fatto, e da indici probatori tali da garantire effettivamente l'<<alta credibilità razionale>>, oltre quindi ogni ragionevole dubbio, dell'ipotesi esplicativa causale formulata dall'accusa in giudizio.
Causalità e responsabilità penale. Dai rischi d'impresa ai crimini internazionali.
La monografia tratta del complesso tema della causalità nel diritto penale, soprattutto è esaminato il rapporto con il sapere scientifico inteso quale fondamento della fattispecie causale. Rispetto agli innovativi studi sull'argomento, la tesi qui sostenuta, al termine di un'articolata ricostruzione tematica, va nel senso che il concetto di causalità e i saperi di riferimento utili per il giudice devono fare i conti con l'estensione (minima) incomprimibile del sistema penale, in quanto messo al cospetto delle insopprimibili esigenze di sicurezza collettiva proprie della c.d. <>. In tal senso, il modello causale condizionale è da intendere come modello d'imputazione unitario, valevole tanto per i fenomeni di causalità naturalistica in senso stretto, quanto per i fenomeni psicologici e sociali più strettamente attinenti alla criminalità associata, di impresa e ai crimini internazionali più gravi, riguardanti complessi intrecci di responsabilità umane nell'ambito di organizzazioni burocratiche, militari e/o politiche. Dunque, i saperi rilevanti non sono limitabili alle c.d. leggi scientifiche universali o quasi universali, perché tali leggi quasi mai consentono di spiegare esaustivamente, in termini causali, simili relazioni umane e sociali. D'altra parte, lo standard di prova (anche internazionale) di certezza oltre il ragionevole dubbio, accolto nel nostro codice di procedura penale, esige che l'impiego di cognizioni scientifiche e d'esperienza meno affidabili delle leggi universali sia corredato, in sede decisionale, da indici sostanziali, cioè già di tipizzazione del fatto, e da indici probatori tali da garantire effettivamente l'<>, oltre quindi ogni ragionevole dubbio, dell'ipotesi esplicativa causale formulata dall'accusa in giudizio.
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.