L'articolo analizza il modo in cui Paul Auster, nel suo esordio letterario, affronta importanti questioni quali l'identità, la memoria, la morte e la creatività. Il testo, che consta di due libri, The Portrait of an Invisible Man e The Book of Memory, può essere considerato una sorta di viaggio che l'autore intraprende dentro di sé, nella sua storia familiare, nella solitudine e nel dolore; in definitiva un viaggio nel labirinto. Quest'ultimo, infatti, nelle sue tante connotazioni simboliche, è immagine centrale del testo che aiuta a comprendere le numerose questioni da esso sollevate. L'atto della scrittura dà voce al lavoro della memoria inteso non solo come resurrezione del proprio passato ma anche come immersione nel passato altrui. L'atto di connessione e condivisione prodotto dalla memoria e dalla scrittura aiuta l'autore a uscire dal labirinto e a trovare la propria identità.
Into the Labyrinth: Paul Auster's The Invention of Solitude
VALLONE, MIRELLA
2008
Abstract
L'articolo analizza il modo in cui Paul Auster, nel suo esordio letterario, affronta importanti questioni quali l'identità, la memoria, la morte e la creatività. Il testo, che consta di due libri, The Portrait of an Invisible Man e The Book of Memory, può essere considerato una sorta di viaggio che l'autore intraprende dentro di sé, nella sua storia familiare, nella solitudine e nel dolore; in definitiva un viaggio nel labirinto. Quest'ultimo, infatti, nelle sue tante connotazioni simboliche, è immagine centrale del testo che aiuta a comprendere le numerose questioni da esso sollevate. L'atto della scrittura dà voce al lavoro della memoria inteso non solo come resurrezione del proprio passato ma anche come immersione nel passato altrui. L'atto di connessione e condivisione prodotto dalla memoria e dalla scrittura aiuta l'autore a uscire dal labirinto e a trovare la propria identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.