Le Marche, terra di confine, sono state uno snodo fondamentale per la prima educazione di Luca Signorelli, durante il suo alunnato con Piero della Francesca. In particolare il Montefeltro, vantava relaizoni politiche e culturali strettissime con la Toscana. Luca Signorelli lavorò a lungo per le Marche, prevalentemente per la nobile e potente dinastia papale dei Della Rovere. Il saggio, quindi, offre una lettura argomentata dell'attività marchigiana del maestro cortonese. Dopo l'impresa decorativa della Cappella Sistina, Signorelli fu chiamato a decorare la Sacrestia di San Giovanni nel sontuoso cantiere decorativo della Basilica di Santa Maria di Loreto: affreschi che sono una delle prove più magistrali della prima maturità di Signorelli (1485 circa), insieme allo stendardo dipinto in questi anni per la confraternita di Santa Maria del Mercato a Fabriano (Milano, Pinacoteca di Brera). Nella piena maturità, invece, Signorelli lavorò per il vescovo di Senigallia, Marco Vigerio della Rovere, nella città di Arcevia. Dove, tra le altre opere, licenziò il grandioso polittico di San Medardo (1507), ancora oggi conservato nella chiesa collegiata omonima.
Luca Signorelli nelle Marche
GALASSI, Cristina
2007
Abstract
Le Marche, terra di confine, sono state uno snodo fondamentale per la prima educazione di Luca Signorelli, durante il suo alunnato con Piero della Francesca. In particolare il Montefeltro, vantava relaizoni politiche e culturali strettissime con la Toscana. Luca Signorelli lavorò a lungo per le Marche, prevalentemente per la nobile e potente dinastia papale dei Della Rovere. Il saggio, quindi, offre una lettura argomentata dell'attività marchigiana del maestro cortonese. Dopo l'impresa decorativa della Cappella Sistina, Signorelli fu chiamato a decorare la Sacrestia di San Giovanni nel sontuoso cantiere decorativo della Basilica di Santa Maria di Loreto: affreschi che sono una delle prove più magistrali della prima maturità di Signorelli (1485 circa), insieme allo stendardo dipinto in questi anni per la confraternita di Santa Maria del Mercato a Fabriano (Milano, Pinacoteca di Brera). Nella piena maturità, invece, Signorelli lavorò per il vescovo di Senigallia, Marco Vigerio della Rovere, nella città di Arcevia. Dove, tra le altre opere, licenziò il grandioso polittico di San Medardo (1507), ancora oggi conservato nella chiesa collegiata omonima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.