Dalla drammaticità dello “scontro di civiltà” all’affermazione sempre più capillare del New Age, il fenomeno religioso ha riacquistato una centralità che sembrava cosa del passato, irrigando potentemente la scena sociale con conseguenze che il pensiero sociologico si trova mal equipaggiato a comprendere. Dopo che i padri della disciplina ne avevano intrapreso lo studio in aperta connessione con i temi generali più rilevanti, la religione ha conosciuto, anche nelle scienze sociali, un’eclisse che è stata scambiata per un definitivo tramonto. Questo volume mira a riproporre il tema religioso come snodo fondamentale della comprensione della contemporaneità, svincolandolo da un approccio specialistico che ne impedisce l’inserimento fecondo nel farsi sociale. A questo fine si avvale della della distinzione proposta da Simmel tra religiosità e religione, che offre la possibilità di liberare il fenomeno religioso dalla connotazione strutturale ed istituzionale che ha conosciuto finora. Esso viene così reimmerso in processi culturali di lungo periodo che ne rivelano la connessione con temi cruciali del mondo attuale: la questione della soggettività, in particolare nei suoi riflessi su originalità ed unicità; il carattere attivo della ricerca spirituale (la cosiddetta religione fai-da-te) e il suo collegamento con la Bildung tedesca; il carattere insidioso dello scambio culturale tra le componenti dell'Unione Europea; la problematicità della spinta consumistica nell’economia esistenziale dei soggetti e la sua rilevanza per il processo economico globale. Da questo quadro emerge la complessità dell’avventura individuale all’inizio del XXI secolo. L’uomo naviga a vista, nel susseguirsi di disillusioni e crolli di certezze, ma sembra reimparare ad affidarsi a una bussola interna di cui modernità e razionalismo hanno tentato invano di cancellare la coscienza. È ancora presto per dire se il ruolo dell’interiorità, e della religiosità che in essa occupa tanta parte, sarà fertile, portando a un riequilibrio di pulsioni altrimenti distruttive, o piuttosto le alimenterà ed incendierà: è certo comunque che una migliore comprensione di una dimensione essenziale per la crescita soggettiva può essere uno dei fattori che faranno la differenza.

L'uomo mediano. Religiosità e Bildung nella cultura occidentale

D'ANDREA, Fabio
2005

Abstract

Dalla drammaticità dello “scontro di civiltà” all’affermazione sempre più capillare del New Age, il fenomeno religioso ha riacquistato una centralità che sembrava cosa del passato, irrigando potentemente la scena sociale con conseguenze che il pensiero sociologico si trova mal equipaggiato a comprendere. Dopo che i padri della disciplina ne avevano intrapreso lo studio in aperta connessione con i temi generali più rilevanti, la religione ha conosciuto, anche nelle scienze sociali, un’eclisse che è stata scambiata per un definitivo tramonto. Questo volume mira a riproporre il tema religioso come snodo fondamentale della comprensione della contemporaneità, svincolandolo da un approccio specialistico che ne impedisce l’inserimento fecondo nel farsi sociale. A questo fine si avvale della della distinzione proposta da Simmel tra religiosità e religione, che offre la possibilità di liberare il fenomeno religioso dalla connotazione strutturale ed istituzionale che ha conosciuto finora. Esso viene così reimmerso in processi culturali di lungo periodo che ne rivelano la connessione con temi cruciali del mondo attuale: la questione della soggettività, in particolare nei suoi riflessi su originalità ed unicità; il carattere attivo della ricerca spirituale (la cosiddetta religione fai-da-te) e il suo collegamento con la Bildung tedesca; il carattere insidioso dello scambio culturale tra le componenti dell'Unione Europea; la problematicità della spinta consumistica nell’economia esistenziale dei soggetti e la sua rilevanza per il processo economico globale. Da questo quadro emerge la complessità dell’avventura individuale all’inizio del XXI secolo. L’uomo naviga a vista, nel susseguirsi di disillusioni e crolli di certezze, ma sembra reimparare ad affidarsi a una bussola interna di cui modernità e razionalismo hanno tentato invano di cancellare la coscienza. È ancora presto per dire se il ruolo dell’interiorità, e della religiosità che in essa occupa tanta parte, sarà fertile, portando a un riequilibrio di pulsioni altrimenti distruttive, o piuttosto le alimenterà ed incendierà: è certo comunque che una migliore comprensione di una dimensione essenziale per la crescita soggettiva può essere uno dei fattori che faranno la differenza.
2005
9788846464279
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/166032
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