Il radicalismo sociale di Romolo Murri (1912-1920)

Vi è, nella vita politica di Romolo Murri, fondatore nel 1898 della prima Democrazia cristiana, un periodo pressoché totalmente trascurato dalla pur ricca storiografia murriana: gli otto anni e mezzo, dal 1912 al 1920, della sua militanza nelle file del Partito radicale, prima del suo graduale avvicinamento al fascismo. Questo libro colma tale lacuna, prendendo in esame non soltanto l’azione e le proposte politiche formulate dall’ex sacerdote marchigiano negli anni durante i quali fu un autorevole dirigente del Partito radicale, ma anche e soprattutto la concezione che egli aveva del radicalismo e il modo in cui essa andò, dapprima, formandosi nel suo impianto generale e, poi, precisandosi nei particolari. L’analisi del radicalismo d’impronta sociale propugnato da Murri consente di avere finalmente un quadro articolato e completo delle idee politiche e sociali, per parecchi aspetti originali e innovative, di questo controverso personaggio.