“Questa vita quotidiana, nella sua frivolezza e nella sua superficialità, rischia di essere la condizione di possibilità di qualsiasi forma di aggregazione, qualunque essa sia. Tutto ciò Simmel può aiutarci a pensarlo: l’economia di sé, l’economia del mondo che furono il margine della modernità, lasciano, così, il posto a un altro rapporto con sé e con la natura di cui bisogna ora misurare i contorni.” Michel Maffesoli Negli interventi raccolti in questo volume, già apparsi in Sociétés, Michel Maffesoli analizza il rapporto tra modernità e postmodernità a partire dalle diverse declinazioni della ragione che entrambe le epoche hanno articolato. Da una parte, la ragione astratta dei moderni: classificatoria totalizzante separata. Dall’altra, quella organicistica e vitalistica dei postmoderni. In mezzo sta, secondo l’originale lettura di Maffesoli, la posizione speculativa di Simmel che ne fa, oltre che pensatore della crisi della modernità, il pensatore della transizione “verso quell’altra cosa che, in mancanza di meglio, si può chiamare la postmodernità”. Completano il volume i saggi di Sabina Curti e Luigi F. Clemente. La prima analizza l’emergenza della sociologia quotidiana maffesoliana a partire dalla débâcle del paradigma funzionalista e dalla conseguente riscoperta di Simmel. Il secondo, nell’orizzonte del crollo del Soggetto moderno, tenta un confronto critico con il pensiero maffesoliano, teso ad evidenziarne fratture e inaspettate continuità.
Reliance. Itinerari tra modernità e postmodernità
CURTI, Sabina;
2007
Abstract
“Questa vita quotidiana, nella sua frivolezza e nella sua superficialità, rischia di essere la condizione di possibilità di qualsiasi forma di aggregazione, qualunque essa sia. Tutto ciò Simmel può aiutarci a pensarlo: l’economia di sé, l’economia del mondo che furono il margine della modernità, lasciano, così, il posto a un altro rapporto con sé e con la natura di cui bisogna ora misurare i contorni.” Michel Maffesoli Negli interventi raccolti in questo volume, già apparsi in Sociétés, Michel Maffesoli analizza il rapporto tra modernità e postmodernità a partire dalle diverse declinazioni della ragione che entrambe le epoche hanno articolato. Da una parte, la ragione astratta dei moderni: classificatoria totalizzante separata. Dall’altra, quella organicistica e vitalistica dei postmoderni. In mezzo sta, secondo l’originale lettura di Maffesoli, la posizione speculativa di Simmel che ne fa, oltre che pensatore della crisi della modernità, il pensatore della transizione “verso quell’altra cosa che, in mancanza di meglio, si può chiamare la postmodernità”. Completano il volume i saggi di Sabina Curti e Luigi F. Clemente. La prima analizza l’emergenza della sociologia quotidiana maffesoliana a partire dalla débâcle del paradigma funzionalista e dalla conseguente riscoperta di Simmel. Il secondo, nell’orizzonte del crollo del Soggetto moderno, tenta un confronto critico con il pensiero maffesoliano, teso ad evidenziarne fratture e inaspettate continuità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.