In questo anno si celebra a livello mondiale la Biodiversità quale elemento fondamentale per il mantenimento dei delicati equilibri ambientali e quindi della stessa vita sul nostro pianeta. La Regione Umbria, consapevole del valore di questa tematica ha voluto destinare per il 2010 parte dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 ad una attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio di varietà e razze locali che contraddistingue il territorio regionale. Patrimonio che negli ultimi decenni, dato il diffondersi di un’agricoltura intensiva e l’avvio di vasti programmi di miglioramento genetico, si è andato progressivamente depauperando con il rischio che la sua scomparsa definitiva renda oltremodo critico il settore agricolo locale da sempre caratterizzato da quell’elemento di tipicità che solo può far risaltare la nostra agricoltura nel più vasto panorama del commercio nazionale e mondiale. Alla Società 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria è stato affidato il compito di coordinare il “Servizio di Conservazione e Ampliamento delle Banche regionali della Biodiversità”, avvalendosi della preziosa esperienza dei Dipartimenti di Biologia Applicata e di Scienze Agrarie e Ambientali della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Una partnership importante che mi piacerebbe definire i “Custodi della Biodiversità regionale”. Dobbiamo fornire delle risposte alle crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare dal momento che una agricoltura di natura intensiva e sempre più industriale sta portando alla selezione e conseguente riduzione delle varietà vegetali coltivate. Il Servizio e la nostra Banca del Germoplasma in vitro, insieme a quelle dell’Università degli Studi di Perugia vogliono essere uno strumento decisivo per la salvaguardia di questo importantissimo patrimonio. Garantendo l’accesso a diversità genetiche possiamo aiutare gli agricoltori e l’agricoltura a mantenere rigorose e produttive le colture anche in condizioni climatiche mutevoli, come sta accadendo per il nostro pianeta. Per questo, le attività che di seguito vengono ampiamente descritte sono il risultato non di un progetto come tanti ma di un “Servizio” pensato per il territorio ed per coloro che contribuiscono al suo sviluppo. L’agrobiodiversità si tutela e valorizza solo coltivandola: il nostro compito è quello di sostenere gli agricoltori interessati favorendo l’accesso al materiale genetico conservato nelle collezioni ex situ.

Servizio di Conservazione e Ampliamento delle Banche regionali della Biodiversità annualità 2009-2010

ALBERTINI, Emidio;BUZZINI, Pietro;CECCOBELLI, Simone;FALISTOCCO, Egizia;GARDI, Tiziano;LASAGNA, Emiliano;MICHELI, Maurizio;PANELLA, Francesco;RAGGI, LORENZO;SARTI, Francesca Maria;STANDARDI, Alvaro;
2010

Abstract

In questo anno si celebra a livello mondiale la Biodiversità quale elemento fondamentale per il mantenimento dei delicati equilibri ambientali e quindi della stessa vita sul nostro pianeta. La Regione Umbria, consapevole del valore di questa tematica ha voluto destinare per il 2010 parte dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 ad una attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio di varietà e razze locali che contraddistingue il territorio regionale. Patrimonio che negli ultimi decenni, dato il diffondersi di un’agricoltura intensiva e l’avvio di vasti programmi di miglioramento genetico, si è andato progressivamente depauperando con il rischio che la sua scomparsa definitiva renda oltremodo critico il settore agricolo locale da sempre caratterizzato da quell’elemento di tipicità che solo può far risaltare la nostra agricoltura nel più vasto panorama del commercio nazionale e mondiale. Alla Società 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria è stato affidato il compito di coordinare il “Servizio di Conservazione e Ampliamento delle Banche regionali della Biodiversità”, avvalendosi della preziosa esperienza dei Dipartimenti di Biologia Applicata e di Scienze Agrarie e Ambientali della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Una partnership importante che mi piacerebbe definire i “Custodi della Biodiversità regionale”. Dobbiamo fornire delle risposte alle crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare dal momento che una agricoltura di natura intensiva e sempre più industriale sta portando alla selezione e conseguente riduzione delle varietà vegetali coltivate. Il Servizio e la nostra Banca del Germoplasma in vitro, insieme a quelle dell’Università degli Studi di Perugia vogliono essere uno strumento decisivo per la salvaguardia di questo importantissimo patrimonio. Garantendo l’accesso a diversità genetiche possiamo aiutare gli agricoltori e l’agricoltura a mantenere rigorose e produttive le colture anche in condizioni climatiche mutevoli, come sta accadendo per il nostro pianeta. Per questo, le attività che di seguito vengono ampiamente descritte sono il risultato non di un progetto come tanti ma di un “Servizio” pensato per il territorio ed per coloro che contribuiscono al suo sviluppo. L’agrobiodiversità si tutela e valorizza solo coltivandola: il nostro compito è quello di sostenere gli agricoltori interessati favorendo l’accesso al materiale genetico conservato nelle collezioni ex situ.
2010
9788888417097
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/169863
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