Oggi più che mai è necessario leggere il codice civile nella sua qualità di scrittura normativa, non soltanto espressiva degli intenti perseguiti dai suoi autori materiali. È necessaria una lettura non pregiudicata dalla dichiarazione dei fini cui questi miravano, dalla stessa rappresentazione che essi dettero della propria opera. Se di fatto le vicende del rapporto di lavoro, in specie la vicenda estintiva, attraggono l’attenzione per motivi tutti contingenti oggi, di là dalla circostanza forti ragioni impongono da tempo un inventario dell’esperienza italiana. La quale ha trovato nel libro V del codice civile formule che risalgono ben oltre l’età corporativa. Indagini recenti hanno cominciato a chiarire il carattere tutto ideologico della rappresentazione che il guardasigilli volle dare delle soluzioni accolte nel codice, quando al programma di un partito ricondusse ciò che sembrava nuovo rispetto alla codificazione dell’Italia liberale. A ciò corrispondendo quell’occultamento delle esperienze pre-corporative, che è pure stato finalmente osservato (anche qui si verifica la dignità crociana dell’origine pratica dell’errore). Non una ricerca di origini è necessaria, ma piuttosto un’attenta stratigrafia, che distingua nel testo del 1942 gli apporti retorici del corporativismo da quanto aveva dato carattere all’esperienza nella sua plasticità. Solo per concitazione polemica si poteva tacciare di lacunosa la codificazione civile, accantonando il carattere policentrico della codificazione liberale. Al contrario, le risorse dei codici si rivelavano inesauribili a chi sapesse leggere le norme senza svellerle dal sistema di cui erano momenti distinti. La monografia "Licenziamento - Studi sul recesso dell'imprenditore dal rapporto di lavoro subordinato. Sistema ed esperienza fino al codice vigente” deve intendersi come contributo alla comprensione del presente mediante la ricostruzione puntuale di quel passato su cui il presente si erge, libera dalla retorica della storiografia aulica, attraverso la riscoperta del fondamentale apporto dell'esperienza giuridica italiana, quale risulta dalla giurisprudenza decidente nel suo nesso con i fatti normativi di varia indole (leggi, codici, consuetudini, raccolte delle Camere di Commercio) e con la dottrina coeva, alla formazione del Libro V del codice civile vigente.

Licenziamento. Studi sul recesso dell'imprenditore dal rapporto di lavoro subordinato. Sistema ed esperienza fino al codice vigente.

ALUNNO ROSSETTI, Franco
2010

Abstract

Oggi più che mai è necessario leggere il codice civile nella sua qualità di scrittura normativa, non soltanto espressiva degli intenti perseguiti dai suoi autori materiali. È necessaria una lettura non pregiudicata dalla dichiarazione dei fini cui questi miravano, dalla stessa rappresentazione che essi dettero della propria opera. Se di fatto le vicende del rapporto di lavoro, in specie la vicenda estintiva, attraggono l’attenzione per motivi tutti contingenti oggi, di là dalla circostanza forti ragioni impongono da tempo un inventario dell’esperienza italiana. La quale ha trovato nel libro V del codice civile formule che risalgono ben oltre l’età corporativa. Indagini recenti hanno cominciato a chiarire il carattere tutto ideologico della rappresentazione che il guardasigilli volle dare delle soluzioni accolte nel codice, quando al programma di un partito ricondusse ciò che sembrava nuovo rispetto alla codificazione dell’Italia liberale. A ciò corrispondendo quell’occultamento delle esperienze pre-corporative, che è pure stato finalmente osservato (anche qui si verifica la dignità crociana dell’origine pratica dell’errore). Non una ricerca di origini è necessaria, ma piuttosto un’attenta stratigrafia, che distingua nel testo del 1942 gli apporti retorici del corporativismo da quanto aveva dato carattere all’esperienza nella sua plasticità. Solo per concitazione polemica si poteva tacciare di lacunosa la codificazione civile, accantonando il carattere policentrico della codificazione liberale. Al contrario, le risorse dei codici si rivelavano inesauribili a chi sapesse leggere le norme senza svellerle dal sistema di cui erano momenti distinti. La monografia "Licenziamento - Studi sul recesso dell'imprenditore dal rapporto di lavoro subordinato. Sistema ed esperienza fino al codice vigente” deve intendersi come contributo alla comprensione del presente mediante la ricostruzione puntuale di quel passato su cui il presente si erge, libera dalla retorica della storiografia aulica, attraverso la riscoperta del fondamentale apporto dell'esperienza giuridica italiana, quale risulta dalla giurisprudenza decidente nel suo nesso con i fatti normativi di varia indole (leggi, codici, consuetudini, raccolte delle Camere di Commercio) e con la dottrina coeva, alla formazione del Libro V del codice civile vigente.
2010
9788834815601
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/169905
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