Harvey Sacks (1935-1975) è stato il fondatore dell’analisi della conversazione, l’approccio sociologico che più di altri ha dimostrato la possibilità di studiare la vita sociale, e in particolare l’interazione sociale, attraverso una rigorosa metodologia naturalistica. I saggi qui raccolti hanno a lungo rappresentato un punto di riferimento fondamentale per chiunque volesse apprendere e approfondire gli obiettivi e il modo di procedere dell’analisi della conversazione. In esplicita contrapposizione all’ipotesi classica secondo cui la produzione di significato da parte di segni linguistici dipende da un insieme di regole, Sacks prende sul serio l’indicazione di Wittgenstein, secondo cui il significato di un enunciato è definito dal suo uso sociale, e va alla ricerca delle pratiche sociali e dei metodi con cui le persone conferiscono ordine alle loro interazioni verbali. In particolare, Sacks individua nella sequenzialità degli enunciati e nel sistema della presa dei turni di parola i due meccanismi fondamentali che rendono possibile il carattere socialmente significante degli scambi linguistici ordinari. Ma le ambizioni scientifiche di Sacks vanno ben oltre l’interesse per il linguaggio: la sua ipotesi di fondo è che i metodi e le competenze soggiacenti all’interazioni verbali quotidiane costituiscono le basi primordiali della socialità umana.
Harvey Sacks, L'analisi della conversazione
CANIGLIA, Enrico
2007
Abstract
Harvey Sacks (1935-1975) è stato il fondatore dell’analisi della conversazione, l’approccio sociologico che più di altri ha dimostrato la possibilità di studiare la vita sociale, e in particolare l’interazione sociale, attraverso una rigorosa metodologia naturalistica. I saggi qui raccolti hanno a lungo rappresentato un punto di riferimento fondamentale per chiunque volesse apprendere e approfondire gli obiettivi e il modo di procedere dell’analisi della conversazione. In esplicita contrapposizione all’ipotesi classica secondo cui la produzione di significato da parte di segni linguistici dipende da un insieme di regole, Sacks prende sul serio l’indicazione di Wittgenstein, secondo cui il significato di un enunciato è definito dal suo uso sociale, e va alla ricerca delle pratiche sociali e dei metodi con cui le persone conferiscono ordine alle loro interazioni verbali. In particolare, Sacks individua nella sequenzialità degli enunciati e nel sistema della presa dei turni di parola i due meccanismi fondamentali che rendono possibile il carattere socialmente significante degli scambi linguistici ordinari. Ma le ambizioni scientifiche di Sacks vanno ben oltre l’interesse per il linguaggio: la sua ipotesi di fondo è che i metodi e le competenze soggiacenti all’interazioni verbali quotidiane costituiscono le basi primordiali della socialità umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.