fine di delineare il contesto all’interno del quale si colloca l’analisi empirica, si ritiene utile richiamare i principali caratteri dell’economia umbra, evidenziandone l’evoluzione delle grandezze macro-economiche relative all’ultimo triennio (2006-2008) nonché alcuni profili della struttura produttiva territoriale. Il triennio considerato coinvolge un periodo molto particolare, in cui l’economia umbra ha vissuto i primi due anni con una forte spinta di sviluppo ai quali sono tuttavia seguite performance negative scaturenti dalla crisi finanziaria ed economica innescatasi alla fine del 2008. La Regione ha infatti mostrato, in una prima fase, segnali di vitalità superiori a quelli nazionali, in grado di allontanare i timori sulla tenuta dell’industria manifatturiera, composta soprattutto da un tessuto di piccole imprese operanti in settori tradizionali. Nonostante le difficoltà di alcuni comparti industriali, quali il tessile, la ceramica a e la meccanica, leggera, nel 2006 e 2007 l’Umbria ha conseguito risultati soddisfacenti, registrando tassi di incremento del prodotto interno lordo superiori alla media nazionale, che lasciavano presagire un possibile riallineamento della ricchezza pro-capite e della produttività rispetto al dato italiano. Con il sopraggiungere della crisi finanziaria innescatasi alla fine dl 2008, tuttavia, l’Umbria, al pari di quanto accaduto in tutte le economie dei paesi industrializzati, ha manifestato segnali di rallentamento che hanno riproposto il tema della debolezza della struttura produttiva regionale e ridotto ulteriormente le performance territoriali.
Gli investimenti e l'attività di Ricerca e sviluppo delle imprese umbre
CECCACCI, Francesca;
2010
Abstract
fine di delineare il contesto all’interno del quale si colloca l’analisi empirica, si ritiene utile richiamare i principali caratteri dell’economia umbra, evidenziandone l’evoluzione delle grandezze macro-economiche relative all’ultimo triennio (2006-2008) nonché alcuni profili della struttura produttiva territoriale. Il triennio considerato coinvolge un periodo molto particolare, in cui l’economia umbra ha vissuto i primi due anni con una forte spinta di sviluppo ai quali sono tuttavia seguite performance negative scaturenti dalla crisi finanziaria ed economica innescatasi alla fine del 2008. La Regione ha infatti mostrato, in una prima fase, segnali di vitalità superiori a quelli nazionali, in grado di allontanare i timori sulla tenuta dell’industria manifatturiera, composta soprattutto da un tessuto di piccole imprese operanti in settori tradizionali. Nonostante le difficoltà di alcuni comparti industriali, quali il tessile, la ceramica a e la meccanica, leggera, nel 2006 e 2007 l’Umbria ha conseguito risultati soddisfacenti, registrando tassi di incremento del prodotto interno lordo superiori alla media nazionale, che lasciavano presagire un possibile riallineamento della ricchezza pro-capite e della produttività rispetto al dato italiano. Con il sopraggiungere della crisi finanziaria innescatasi alla fine dl 2008, tuttavia, l’Umbria, al pari di quanto accaduto in tutte le economie dei paesi industrializzati, ha manifestato segnali di rallentamento che hanno riproposto il tema della debolezza della struttura produttiva regionale e ridotto ulteriormente le performance territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.