L’articolo, inserito nel volume che affronta sotto vari profili, costituzionali, penali e processuali, le immunità degli organi titolari di potere politico in Italia, tende a fare il punto sulle guarentigie riconosciute ai membri delle Assemblee legislative regionali. Si trae quindi un modello asimmetrico con i componenti delle assemblee nazionali che non avrebbe ragion d’essere se venisse letto solo in virtù della disciplina costituzionale vigente. Invece la giurisprudenza esaminata, in parte condizionata da una lettura piuttosto riduttiva dell’autonomia costituzionale riconosciuta alle Regioni, tende a privilegiare, nel necessario bilanciamento tra le ragioni della “legalità” affidate all’autorità giudiziaria e le esigenze di legittimità di alcuni comportamenti dei membri delle assemblee legislative regionali coperte dalle guarentigie, le ragioni dell’autorità giudiziaria. In questo contesto non sono di alcun ausilio nemmeno le nuove leggi statutarie regionali che non hanno saputo cogliere l’occasione di offrire una più chiara declinazione alle disposizioni di principio poste dall’art. 122 Cost. che risultano pedissequamente quanto inutilmente riproposte nei testi statutari. Si pongono quindi a confronto le posizioni dei membri dei Consigli regionali con quelli del Parlamento nazionale e dell’Unione Europea per trarre un sistema ancora piuttosto diseguale e disomogeneo. Ciò in un ambito, quello delle immunità che costituisce una sorta di vero e proprio banco di prova del sistema politico rappresentativo ed uno degli anelli più deboli del parlamentarismo, atteso che ogni forma di irresponsabilità è causa, come sottolineato dallo stesso Hans Kelsen, di discredito delle stesse istituzioni parlamentari.

L'insindacabilità dei consiglieri regionali

CALVIERI, Carlo
2012

Abstract

L’articolo, inserito nel volume che affronta sotto vari profili, costituzionali, penali e processuali, le immunità degli organi titolari di potere politico in Italia, tende a fare il punto sulle guarentigie riconosciute ai membri delle Assemblee legislative regionali. Si trae quindi un modello asimmetrico con i componenti delle assemblee nazionali che non avrebbe ragion d’essere se venisse letto solo in virtù della disciplina costituzionale vigente. Invece la giurisprudenza esaminata, in parte condizionata da una lettura piuttosto riduttiva dell’autonomia costituzionale riconosciuta alle Regioni, tende a privilegiare, nel necessario bilanciamento tra le ragioni della “legalità” affidate all’autorità giudiziaria e le esigenze di legittimità di alcuni comportamenti dei membri delle assemblee legislative regionali coperte dalle guarentigie, le ragioni dell’autorità giudiziaria. In questo contesto non sono di alcun ausilio nemmeno le nuove leggi statutarie regionali che non hanno saputo cogliere l’occasione di offrire una più chiara declinazione alle disposizioni di principio poste dall’art. 122 Cost. che risultano pedissequamente quanto inutilmente riproposte nei testi statutari. Si pongono quindi a confronto le posizioni dei membri dei Consigli regionali con quelli del Parlamento nazionale e dell’Unione Europea per trarre un sistema ancora piuttosto diseguale e disomogeneo. Ciò in un ambito, quello delle immunità che costituisce una sorta di vero e proprio banco di prova del sistema politico rappresentativo ed uno degli anelli più deboli del parlamentarismo, atteso che ogni forma di irresponsabilità è causa, come sottolineato dallo stesso Hans Kelsen, di discredito delle stesse istituzioni parlamentari.
2012
9788815238535
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/174432
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact