La questione immigrazione presenta di continuo elementi di preoccupazione, nonostante ormai la presenza di immigrati nel nostro paese si avvicini a quelli di altri Paesi europei. Non solo sussistono preoccupazioni per i diffusi atteggiamenti di diffidenza e paura, che spesso si traducono in una non sufficiente considerazione e rispetto e in condizioni di vita e di lavoro peggiori per gli stranieri rispetto ai cittadini italiani. Da un lato, le istituzioni devono garantire in tutto il paese i diritti fondamentali tra cui quello alla salute indipendentemente dalle condizioni socio-economiche degli individui e dallo stato di cittadinanza, come sancisce l’art. 32 della Costituzione. Dall’altro lato, l’introduzione del federalismo fiscale ha comportato nel nostro paese una crescente autonomia delle regioni in materia di finanziamento ed erogazione dei servizi sanitari, fatto che puo’ minare i principio di equita’ nell’accesso alle cure che e’ alla base del Servizio Sanitario Nazionale a garanzia del rispetto del diritto alla salute. Sotto questo ultimo aspetto, da tempo occupati in ricerche sulle disuguaglianze in salute e l’equita’ nell’accesso ai servizi sanitari, che permangono tuttora forti anche nella popolazione italiana, due gruppi di ricerca di provenienze disciplinari lontane, medicina ed economia, hanno ritenuto opportuno analizzare la performance delle regioni italiane in termini di disuguaglianze di salute e mancanza di equita’ nell’uso dei servizi sanitari confrontando la situazione dei cittadini stranieri residenti con quella degli italiani e mettendo a punto una metodologia basata sul ricorso ad un sistema di indicatori utilizzabili a tale scopo. E cosi il PEHRG (Poverty and Equity in Health Research Group) dell’Universita’ degli Studi di Perugia, con il supporto dell’Assessorato regionale alla Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria ha programmato e portato a termine un’indagine sull’accesso ai servizi sanitari da parte degli immigrati, valutando anche la performance del sistema sanitario della regione Umbria nel periodo 2007-2009, in collegamento con l’ istituto INMP (Istituto Nazionale per le Malattie della Poverta’) di Roma e la University of Texas – School of Public Health (USA). Il volume riporta in una prima parte le evidenze relative ai tipi e determinanti delle disuguaglianze socio-economiche di salute e di uso dei servizi sanitari sperimentate dalle popolazioni migranti negli USA e nel nostro paese. Nella seconda parte si riportano i risultati dell’ indagine relativa alla valutazione della performance dei servizi sanitari in termini di equita’ nell’uso dei servizi sanitari nella regione dell’Umbria nel periodo 2007-2009. Tale indagine ha preso in considerazione una prima serie di indicatori di maggiore interesse e rilevanza rispetto alle conoscenze empiriche, tali da consentire una prima valutazione non solo per la Regione Umbria, come riportato nel volume, ma anche per poter essere estesa ad altre realta’ regionali con lo scopo di fornire indicazioni utili agli operatori del settore ed ai dirigenti dei servizi sanitari e sociali .
Equita’ nell’accesso ai servizi sanitari, disuguaglianze di salute e immigrazione: misurare la performance dei servizi sanitari
GIANNONI, Margherita
2010
Abstract
La questione immigrazione presenta di continuo elementi di preoccupazione, nonostante ormai la presenza di immigrati nel nostro paese si avvicini a quelli di altri Paesi europei. Non solo sussistono preoccupazioni per i diffusi atteggiamenti di diffidenza e paura, che spesso si traducono in una non sufficiente considerazione e rispetto e in condizioni di vita e di lavoro peggiori per gli stranieri rispetto ai cittadini italiani. Da un lato, le istituzioni devono garantire in tutto il paese i diritti fondamentali tra cui quello alla salute indipendentemente dalle condizioni socio-economiche degli individui e dallo stato di cittadinanza, come sancisce l’art. 32 della Costituzione. Dall’altro lato, l’introduzione del federalismo fiscale ha comportato nel nostro paese una crescente autonomia delle regioni in materia di finanziamento ed erogazione dei servizi sanitari, fatto che puo’ minare i principio di equita’ nell’accesso alle cure che e’ alla base del Servizio Sanitario Nazionale a garanzia del rispetto del diritto alla salute. Sotto questo ultimo aspetto, da tempo occupati in ricerche sulle disuguaglianze in salute e l’equita’ nell’accesso ai servizi sanitari, che permangono tuttora forti anche nella popolazione italiana, due gruppi di ricerca di provenienze disciplinari lontane, medicina ed economia, hanno ritenuto opportuno analizzare la performance delle regioni italiane in termini di disuguaglianze di salute e mancanza di equita’ nell’uso dei servizi sanitari confrontando la situazione dei cittadini stranieri residenti con quella degli italiani e mettendo a punto una metodologia basata sul ricorso ad un sistema di indicatori utilizzabili a tale scopo. E cosi il PEHRG (Poverty and Equity in Health Research Group) dell’Universita’ degli Studi di Perugia, con il supporto dell’Assessorato regionale alla Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria ha programmato e portato a termine un’indagine sull’accesso ai servizi sanitari da parte degli immigrati, valutando anche la performance del sistema sanitario della regione Umbria nel periodo 2007-2009, in collegamento con l’ istituto INMP (Istituto Nazionale per le Malattie della Poverta’) di Roma e la University of Texas – School of Public Health (USA). Il volume riporta in una prima parte le evidenze relative ai tipi e determinanti delle disuguaglianze socio-economiche di salute e di uso dei servizi sanitari sperimentate dalle popolazioni migranti negli USA e nel nostro paese. Nella seconda parte si riportano i risultati dell’ indagine relativa alla valutazione della performance dei servizi sanitari in termini di equita’ nell’uso dei servizi sanitari nella regione dell’Umbria nel periodo 2007-2009. Tale indagine ha preso in considerazione una prima serie di indicatori di maggiore interesse e rilevanza rispetto alle conoscenze empiriche, tali da consentire una prima valutazione non solo per la Regione Umbria, come riportato nel volume, ma anche per poter essere estesa ad altre realta’ regionali con lo scopo di fornire indicazioni utili agli operatori del settore ed ai dirigenti dei servizi sanitari e sociali .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.