Seguendo il solco tracciato dalle relazioni degli anni precedenti, il presente rapporto intende offrire un quadro aggiornato, il più informativo possibile, sulla variegata realtà produttiva dell’artigianato marchigiano. L’obiettivo è di individuare sotto vari profili, che vanno dalle diverse realtà provinciali ai diversi settori delle attività economiche, e dalle diverse dimensioni di impresa alle diverse tipologie di lavoratori, i punti di forza e gli ambiti dove maggiore è stata la resistenza delle imprese artigiane all’attuale fase recessiva. Il paragrafo 2 del presente rapporto mostrerà alcuni caratteri strutturali dell’economia artigiana delle Marche e la loro evoluzione di fronte all’attuale fase recessiva. In particolare prenderà in considerazione l’andamento del valore aggiunto, la dinamica occupazionale, il tasso di nati-mortalità delle imprese artigiane attive e l’andamento delle retribuzioni pagate ai lavoratori dipendenti, utilizzando statistiche ISTAT, Unioncamere e INPS. Dove sarà possibile, verranno tracciati dei confronti tra i diversi comparti della regione (quali ad esempio l’artigianato e l’intero settore privato), o tra la regione Marche ed il dato nazionale. Il paragrafo 3 fornirà un focus specifico dell’impatto della crisi sull’occupazione nelle imprese artigiane, utilizzando le statistiche sulla Cassa Integrazione Guadagni fornite dall’INPS. Il paragrafo 4 si occuperà dell’evoluzione della situazione riguardante la sicurezza del lavoro, misurata attraverso il numero di infortuni denunciati presso l’INAIL. Anche in questo caso le dimensioni privilegiate lungo le quali studiare il fenomeno saranno quella provinciale, settoriale e la dimensione di impresa. Si conclude infine con un paragrafo specifico (paragrafo 5), dedicato alla formazione dei lavoratori nelle imprese artigiane. La formazione può svolgere un ruolo cruciale in quei processi di “fertilizzazione incrociata” che avvengono tra le concoscenze tacite dei lavoratori, quel “saper fare” che è indispensabile nell’impresa artigiana, e le conoscenze formalizzate, che si acquisiscono attraverso la trasmissione di saperi e nuovi codici, anche durante i corsi di formazione.

Indagine strutturale sull’Artigianato delle Marche 2010

POMPEI, Fabrizio;VENTURINI, Francesco
2010

Abstract

Seguendo il solco tracciato dalle relazioni degli anni precedenti, il presente rapporto intende offrire un quadro aggiornato, il più informativo possibile, sulla variegata realtà produttiva dell’artigianato marchigiano. L’obiettivo è di individuare sotto vari profili, che vanno dalle diverse realtà provinciali ai diversi settori delle attività economiche, e dalle diverse dimensioni di impresa alle diverse tipologie di lavoratori, i punti di forza e gli ambiti dove maggiore è stata la resistenza delle imprese artigiane all’attuale fase recessiva. Il paragrafo 2 del presente rapporto mostrerà alcuni caratteri strutturali dell’economia artigiana delle Marche e la loro evoluzione di fronte all’attuale fase recessiva. In particolare prenderà in considerazione l’andamento del valore aggiunto, la dinamica occupazionale, il tasso di nati-mortalità delle imprese artigiane attive e l’andamento delle retribuzioni pagate ai lavoratori dipendenti, utilizzando statistiche ISTAT, Unioncamere e INPS. Dove sarà possibile, verranno tracciati dei confronti tra i diversi comparti della regione (quali ad esempio l’artigianato e l’intero settore privato), o tra la regione Marche ed il dato nazionale. Il paragrafo 3 fornirà un focus specifico dell’impatto della crisi sull’occupazione nelle imprese artigiane, utilizzando le statistiche sulla Cassa Integrazione Guadagni fornite dall’INPS. Il paragrafo 4 si occuperà dell’evoluzione della situazione riguardante la sicurezza del lavoro, misurata attraverso il numero di infortuni denunciati presso l’INAIL. Anche in questo caso le dimensioni privilegiate lungo le quali studiare il fenomeno saranno quella provinciale, settoriale e la dimensione di impresa. Si conclude infine con un paragrafo specifico (paragrafo 5), dedicato alla formazione dei lavoratori nelle imprese artigiane. La formazione può svolgere un ruolo cruciale in quei processi di “fertilizzazione incrociata” che avvengono tra le concoscenze tacite dei lavoratori, quel “saper fare” che è indispensabile nell’impresa artigiana, e le conoscenze formalizzate, che si acquisiscono attraverso la trasmissione di saperi e nuovi codici, anche durante i corsi di formazione.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/240889
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact