A proposito di una possibile “disapplicazione” del divieto di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato nella P.A.

L’a. indaga la tenuta del divieto di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico. Si chiede, in particolare, se il risarcimento del danno ex art. 36, comma 5, d.lgs. n. 165 del 2001, possa rappresentare, a prescindere dal suo ammontare, una misura effettiva destinata a evitare e, se del caso, sanzionare un utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato. Affronta poi, in un significativo parallelo, i problemi aperti dal divieto di discriminazione tra lavoratori a termine e a tempo determinato ai sensi della cl. 4.1. dell’accordo quadro nella dir. CE 1999/70, anche alla luce delle tutele della Carta di Nizza contro il licenziamento ingiustificato. l'A. propone infine un’analisi dei punti di forza e dei possibili scenari di sviluppo aperti dalla giurisprudenza favorevole alla conversione, concludendo nel senso dell’intrinseca fragilità di tale orientamento.