Questo saggio propone un’analisi di "Sagarana", libro di esordio di Guimarães Rosa, pubblicato nel 1946. L’analisi si concentra, in particolar modo, su cinque racconti esemplari, indicati come i più intensi e vigorosi di tutta l’opera: «O burrinho pedrês», «Sarapalha», «Duelo», «Conversa de bois» e «A hora e vez de Augusto Matraga». Ognuno di essi è dedicato un capitolo nel quale si cercano di evidenziare i meccanismi strutturali compositivi dell’opera in rapporto al contesto storico-sociale e culturale. Lo studio procede ad una ricognizione a vari livelli del testo. I racconti di "Sagarana" hanno come scenario Minas Gerais e descrivono vicende, paesaggi e costumi tipici di una regione marginale rispetto al Brasile più noto. I personaggi sono gente di campagna, schietta e semplice. L’universo del sertão è rude e crudele, mondo di frontiera, suddiviso rigidamente fra ricchi e poveri, banditi e gente inerme, furbi e sprovveduti. È nei racconti, nella ricostruzione e riorganizzazione letteraria di questo microcosmo che i poli dicotomici si attenuano, gli squilibri si compensano, e a tutti, anche al più accanito malfattore, è data la possibilità, se si pente ed e espia la colpa, di cambiare vita.
Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa
DE OLIVEIRA, Vera Lucia
2006
Abstract
Questo saggio propone un’analisi di "Sagarana", libro di esordio di Guimarães Rosa, pubblicato nel 1946. L’analisi si concentra, in particolar modo, su cinque racconti esemplari, indicati come i più intensi e vigorosi di tutta l’opera: «O burrinho pedrês», «Sarapalha», «Duelo», «Conversa de bois» e «A hora e vez de Augusto Matraga». Ognuno di essi è dedicato un capitolo nel quale si cercano di evidenziare i meccanismi strutturali compositivi dell’opera in rapporto al contesto storico-sociale e culturale. Lo studio procede ad una ricognizione a vari livelli del testo. I racconti di "Sagarana" hanno come scenario Minas Gerais e descrivono vicende, paesaggi e costumi tipici di una regione marginale rispetto al Brasile più noto. I personaggi sono gente di campagna, schietta e semplice. L’universo del sertão è rude e crudele, mondo di frontiera, suddiviso rigidamente fra ricchi e poveri, banditi e gente inerme, furbi e sprovveduti. È nei racconti, nella ricostruzione e riorganizzazione letteraria di questo microcosmo che i poli dicotomici si attenuano, gli squilibri si compensano, e a tutti, anche al più accanito malfattore, è data la possibilità, se si pente ed e espia la colpa, di cambiare vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.