La tossicologia è lo studio degli effetti avversi delle so- stanze chimiche sugli organismi viventi. Questa disciplina ha come obiettivo principale la stima del rischio per l’uo- mo e per l’ambiente derivante dall’esposizione a tali so- stanze al fine di sviluppare, se necessario, adeguate misure preventive e/o restrittive. Il termine “rischio” ha un preciso significato in tossicologia esso corrisponde alla probabilità che si verifichi un effetto avverso. Un “effetto avverso” è un effetto dannoso non desiderato che può essere di grado lieve, moderato o severo. Un tossicologo è dunque un esperto che possiede le necessarie competenze per esaminare la natura di questi effetti avversi (stima qualitativa della pericolosità) e per valutare la probabilità del loro verificarsi in determinate condizioni (stima quantitativa del rischio). La tossicologia è stata, e in parte resta, strettamente le- gata alla farmacologia in quanto, per centinaia di anni, si è occupata essenzialmente delle sostanze utilizzate come farmaci o rimedi. La nota affermazione del medico-alchi- mista svizzero-tedesco Paracelso (1493-1541): «Tutte le sostanze sono veleni, non ce n’è alcuna che non sia un ve- leno, solo la giusta dose differenzia il veleno dal rimedio», è ancora valida oggi, ed attesta oltre all’importanza della dose in tossicologia anche questo stretto legame tra le due discipline. Solo in tempi più recenti, (da alcuni decenni), l’inte- resse della tossicologia si è esteso anche allo studio degli effetti avversi di sostanze chimiche (non terapeutiche) pre- senti nell’ambiente, o che sono liberate in esso nel corso del loro ciclo produttivo, distributivo o durante il loro uti- lizzo, potendo contaminare aria, acqua e suolo e venendo in contatto con l’uomo, gli animali e le piante.
Principi di Tossicologia
ALLEGRUCCI, Massimo
2009
Abstract
La tossicologia è lo studio degli effetti avversi delle so- stanze chimiche sugli organismi viventi. Questa disciplina ha come obiettivo principale la stima del rischio per l’uo- mo e per l’ambiente derivante dall’esposizione a tali so- stanze al fine di sviluppare, se necessario, adeguate misure preventive e/o restrittive. Il termine “rischio” ha un preciso significato in tossicologia esso corrisponde alla probabilità che si verifichi un effetto avverso. Un “effetto avverso” è un effetto dannoso non desiderato che può essere di grado lieve, moderato o severo. Un tossicologo è dunque un esperto che possiede le necessarie competenze per esaminare la natura di questi effetti avversi (stima qualitativa della pericolosità) e per valutare la probabilità del loro verificarsi in determinate condizioni (stima quantitativa del rischio). La tossicologia è stata, e in parte resta, strettamente le- gata alla farmacologia in quanto, per centinaia di anni, si è occupata essenzialmente delle sostanze utilizzate come farmaci o rimedi. La nota affermazione del medico-alchi- mista svizzero-tedesco Paracelso (1493-1541): «Tutte le sostanze sono veleni, non ce n’è alcuna che non sia un ve- leno, solo la giusta dose differenzia il veleno dal rimedio», è ancora valida oggi, ed attesta oltre all’importanza della dose in tossicologia anche questo stretto legame tra le due discipline. Solo in tempi più recenti, (da alcuni decenni), l’inte- resse della tossicologia si è esteso anche allo studio degli effetti avversi di sostanze chimiche (non terapeutiche) pre- senti nell’ambiente, o che sono liberate in esso nel corso del loro ciclo produttivo, distributivo o durante il loro uti- lizzo, potendo contaminare aria, acqua e suolo e venendo in contatto con l’uomo, gli animali e le piante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.