L’autore analizza i confini di applicabilità degli articoli 2586, 2587, 2588 del Codice civile , attraverso un commento tecnico supportato dall’esame della dottrina e della giurisprudenza più recente, affrontando in particolare gli istituti dell’invenzione e brevetto di procedimento e invenzione e brevetto di prodottole; invenzione e prodotto d’uso; ambito di esclusiva del brevetto di prodotto; ambito di esclusiva del brevetto di procedimento; inversione dell’onere della prova; utilizzazione di sostanza nota: invenzioni chimiche e farmaceutiche; invenzioni derivate ed invenzioni dipendenti;invenzioni di perfezionamento; invenzioni di combinazione; invenzioni di traslazione;il diritto sull’invenzione e diritto al brevetto; titolari del brevetto; la brevettazione del non avente diritto. Come evidenziato dalla dottrina, le tre fattispecie contemplate dall’articolo 2598 n. 1 Codice civile , che l’autore analizza attraverso un commento tecnico supportato dall’esame della dottrina e della giurisprudenza più recente, rappresentano diverse forme di realizzazione dell’illecito di concorrenza sleale confusoria. Esso è integrato dalla condotta dell’imprenditore che indirizza al pubblico dei potenziali acquirenti un messaggio idoneo a generare il falso convincimento che i suoi prodotti e/o le sue attività siano riconducibili ad un imprenditore concorrente. Si ritiene, infatti, che condicio sine qua non di qualsiasi illecito concorrenziale ex articolo 2598 n. 1 Codice civile sia una concreta potenzialità confusoria, sussistente allorché sono riprodotte una o più delle connotazioni specifiche, ovvero "segni distintivi" da cui dipende l'identificabilità nell'ambito delle entità dello stesso genere presenti sul mercato.

Commento agli articoli 2586, 2587,2588 e 2598-1 del Codice civile, Codice civile annotato con la dottrina e la giurisprudenza a cura di G. Perlingeri

BILLI, Massimo
2010

Abstract

L’autore analizza i confini di applicabilità degli articoli 2586, 2587, 2588 del Codice civile , attraverso un commento tecnico supportato dall’esame della dottrina e della giurisprudenza più recente, affrontando in particolare gli istituti dell’invenzione e brevetto di procedimento e invenzione e brevetto di prodottole; invenzione e prodotto d’uso; ambito di esclusiva del brevetto di prodotto; ambito di esclusiva del brevetto di procedimento; inversione dell’onere della prova; utilizzazione di sostanza nota: invenzioni chimiche e farmaceutiche; invenzioni derivate ed invenzioni dipendenti;invenzioni di perfezionamento; invenzioni di combinazione; invenzioni di traslazione;il diritto sull’invenzione e diritto al brevetto; titolari del brevetto; la brevettazione del non avente diritto. Come evidenziato dalla dottrina, le tre fattispecie contemplate dall’articolo 2598 n. 1 Codice civile , che l’autore analizza attraverso un commento tecnico supportato dall’esame della dottrina e della giurisprudenza più recente, rappresentano diverse forme di realizzazione dell’illecito di concorrenza sleale confusoria. Esso è integrato dalla condotta dell’imprenditore che indirizza al pubblico dei potenziali acquirenti un messaggio idoneo a generare il falso convincimento che i suoi prodotti e/o le sue attività siano riconducibili ad un imprenditore concorrente. Si ritiene, infatti, che condicio sine qua non di qualsiasi illecito concorrenziale ex articolo 2598 n. 1 Codice civile sia una concreta potenzialità confusoria, sussistente allorché sono riprodotte una o più delle connotazioni specifiche, ovvero "segni distintivi" da cui dipende l'identificabilità nell'ambito delle entità dello stesso genere presenti sul mercato.
2010
9788849516111
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