Nel capitolo “I Processi Mnesici” si ribadisce che la memoria non è un processo unitario e si passa alla descrizione delle varie componenti. Nell’ambito delle teorie sulla Memoria a Breve Termine viene descritto il modello della Working Memory proposto Alan Baddeley a coll. nel 1974 e successivamente integrato nelle pubblicazioni del 1984 e 1990. Gli autori introducono il concetto di Working Memory per sottolineare che la memoria a breve termine è un processo più complesso di un semplice magazzino che trattiene un numero limitato di informazioni per pochi secondi. La Working Memory si articolerebbe invece in un sistema di elaborazione centrale o Centro esecutivo con compiti di controllo e coordinazione e poteri decisionali sulla gestione delle risorse attentive e in due sottosistemi che lavorano su materiali diversi verbale e visuo-spaziale, rispettivamente loop articolatorio e taccuino visuo-spaziale a cui si delega la routine del lavoro. Tale sistema è capace di tenere a mente nello stesso tempo più informazioni, metterle in relazione ed utilizzarle operativamente per portare a termine un’ampia gamma di compiti e attività mentali. Nel lavoro si fa cenno sulle modalità di valutazione della Working Memory e sulle recenti indagini di neuroimaging che forniscono indicazioni sulle basi neurali della memoria di lavoro.
La memoria di lavoro (working memory)
SCIARMA, Tiziana
2006
Abstract
Nel capitolo “I Processi Mnesici” si ribadisce che la memoria non è un processo unitario e si passa alla descrizione delle varie componenti. Nell’ambito delle teorie sulla Memoria a Breve Termine viene descritto il modello della Working Memory proposto Alan Baddeley a coll. nel 1974 e successivamente integrato nelle pubblicazioni del 1984 e 1990. Gli autori introducono il concetto di Working Memory per sottolineare che la memoria a breve termine è un processo più complesso di un semplice magazzino che trattiene un numero limitato di informazioni per pochi secondi. La Working Memory si articolerebbe invece in un sistema di elaborazione centrale o Centro esecutivo con compiti di controllo e coordinazione e poteri decisionali sulla gestione delle risorse attentive e in due sottosistemi che lavorano su materiali diversi verbale e visuo-spaziale, rispettivamente loop articolatorio e taccuino visuo-spaziale a cui si delega la routine del lavoro. Tale sistema è capace di tenere a mente nello stesso tempo più informazioni, metterle in relazione ed utilizzarle operativamente per portare a termine un’ampia gamma di compiti e attività mentali. Nel lavoro si fa cenno sulle modalità di valutazione della Working Memory e sulle recenti indagini di neuroimaging che forniscono indicazioni sulle basi neurali della memoria di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.