Si dà conto del “Progetto Summa Perusina” realizzato dalla ACCADEMIA ROMANISTICA COSTANTINIANA (Centro di Ricerca e di Studi sulla Tarda Antichità diretto dall’autore Maria Campolunghi, quale “Responsabile per l’Ateneo”), in cooperazione con la Facoltà perugina di Giurisprudenza, per la valorizzazione di un’opera tra le più note della giurisprudenza altomedioevale. Alla attenta conservazione si è provveduto con il restauro del prezioso manoscritto giuridico, risalente al Mille d. C. e conservato nella Biblioteca Capitolare di Perugia, che è l’unico esemplare pervenuto di una raccolta di brevi sommari delle costituzioni del “Codex Iustinianus” del sesto secolo d.C. (di qui il presumibile nome di “Adnotationes codicum domini Iustiniani”, poi “Summa Perusina”). La più ampia diffusione si è raggiunta con una duplice iniziativa editoriale. L’edizione in facsimile del manoscritto, per la prima volta fedelmente riprodotto sin nei colori e nelle dimensioni, ha reso accessibile e facilmente disponibile un insostituibile strumento di ricerca per medievisti e romanisti come per paleografi. La ristampa anastatica della edizione critica del 1900 di Federico Patetta ha reso di nuovo attingibile e fruibile un lavoro ancora insuperato, ora arricchito da una riflessione odierna di due specialisti come Caprioli e Diurni su aspetti sostanziali e codicologici.

«Nota introduttiva»

CAMPOLUNGHI, Maria
2008

Abstract

Si dà conto del “Progetto Summa Perusina” realizzato dalla ACCADEMIA ROMANISTICA COSTANTINIANA (Centro di Ricerca e di Studi sulla Tarda Antichità diretto dall’autore Maria Campolunghi, quale “Responsabile per l’Ateneo”), in cooperazione con la Facoltà perugina di Giurisprudenza, per la valorizzazione di un’opera tra le più note della giurisprudenza altomedioevale. Alla attenta conservazione si è provveduto con il restauro del prezioso manoscritto giuridico, risalente al Mille d. C. e conservato nella Biblioteca Capitolare di Perugia, che è l’unico esemplare pervenuto di una raccolta di brevi sommari delle costituzioni del “Codex Iustinianus” del sesto secolo d.C. (di qui il presumibile nome di “Adnotationes codicum domini Iustiniani”, poi “Summa Perusina”). La più ampia diffusione si è raggiunta con una duplice iniziativa editoriale. L’edizione in facsimile del manoscritto, per la prima volta fedelmente riprodotto sin nei colori e nelle dimensioni, ha reso accessibile e facilmente disponibile un insostituibile strumento di ricerca per medievisti e romanisti come per paleografi. La ristampa anastatica della edizione critica del 1900 di Federico Patetta ha reso di nuovo attingibile e fruibile un lavoro ancora insuperato, ora arricchito da una riflessione odierna di due specialisti come Caprioli e Diurni su aspetti sostanziali e codicologici.
2008
9788856400441
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