Il progetto, con l'obiettivo di creare una Spatial Data Infrastructure (SDI), finalizzata alla gestione, alla catalogazione e alla distribuzione di dati di tipo territoriale per le pubbliche amministrazioni o enti governativi, è stato realizzato dal gruppo di Geologia Applicata del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia, grazie al cofinanziamento del Centro Competenza Open Source (CCOS) della Regione dell'Umbria (esercizio 2008). Per “dato territoriale” si intende un'informazione a cui è associata una posizione nel territorio. A tal proposito, in ambito scientifico, sono stati sviluppati modelli (vettoriali e raster) che permettono di schematizzare e rappresentare elementi geografici reali tramite strumenti informatici. Rispetto ad altri tipi di informazione, il dato territoriale, alla luce della maggiore quantità di elementi che contiene, comporta una serie di problematiche che riguardano le procedure di archiviazione, distribuzione e catalogazione del dato. Così, durante la prima fase del progetto, è stata sviluppata un'analisi di tutte le problematiche che potrebbero interessare un Ente pubblico che decidesse di rendere pubblici i dati territoriali in proprio possesso. Il dato geografico viene utilizzato principalmente per due finalità: 1) creare elaborati cartografici; 2) utilizzare il dato stesso come input per elaborazioni geospaziali. A queste due finalità se ne è aggiunta un'altra, che riguarda la pubblicazione delle informazioni tramite siti web. A differenti tipi di dati possono essere associati differenti termini di utilizzo: ad esempio, si può utilizzare un dato come sfondo per la produzione di cartografia, oppure all'interno di un WebGIS, senza che le stesse informazioni possano essere scaricate o modificate. L'amministratore del sistema deve essere quindi capace, per ogni dato caricato all'interno del sistema stesso, di scegliere un protocollo di distribuzione che sia compatibile con i permessi di utilizzo forniti da colui che possiede i diritti sul dato. Nel lavoro sono state prese in considerazione le problematiche relative a: 1) catalogazione del dato geografico (intesa come procedura che permette l'archiviazione e la ricerca delle informazioni); 2) diritti sulle informazioni; 3) utilizzo di metadati; 4) normativa di riferimento (in particolare la Direttiva INSPIRE); 5) la scelta dei componenti che costituiscono l'infrastruttura del WEB GIS e dei software utilizzati. Il Progetto dimostra come sia possibile realizzare una completa SDI utilizzando esclusivamente Software Libero ed Open Source.
Progettazione di un sistema per la gestione, la catalogazione e la distribuzione di dati di tipo geografico per le Pubbliche Amministrazioni
CASAGRANDE, LUCA;CENCETTI, Corrado;DE ROSA, PIERLUIGI;FREDDUZZI, ANDREA;MINELLI, ANNALISA
2013
Abstract
Il progetto, con l'obiettivo di creare una Spatial Data Infrastructure (SDI), finalizzata alla gestione, alla catalogazione e alla distribuzione di dati di tipo territoriale per le pubbliche amministrazioni o enti governativi, è stato realizzato dal gruppo di Geologia Applicata del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia, grazie al cofinanziamento del Centro Competenza Open Source (CCOS) della Regione dell'Umbria (esercizio 2008). Per “dato territoriale” si intende un'informazione a cui è associata una posizione nel territorio. A tal proposito, in ambito scientifico, sono stati sviluppati modelli (vettoriali e raster) che permettono di schematizzare e rappresentare elementi geografici reali tramite strumenti informatici. Rispetto ad altri tipi di informazione, il dato territoriale, alla luce della maggiore quantità di elementi che contiene, comporta una serie di problematiche che riguardano le procedure di archiviazione, distribuzione e catalogazione del dato. Così, durante la prima fase del progetto, è stata sviluppata un'analisi di tutte le problematiche che potrebbero interessare un Ente pubblico che decidesse di rendere pubblici i dati territoriali in proprio possesso. Il dato geografico viene utilizzato principalmente per due finalità: 1) creare elaborati cartografici; 2) utilizzare il dato stesso come input per elaborazioni geospaziali. A queste due finalità se ne è aggiunta un'altra, che riguarda la pubblicazione delle informazioni tramite siti web. A differenti tipi di dati possono essere associati differenti termini di utilizzo: ad esempio, si può utilizzare un dato come sfondo per la produzione di cartografia, oppure all'interno di un WebGIS, senza che le stesse informazioni possano essere scaricate o modificate. L'amministratore del sistema deve essere quindi capace, per ogni dato caricato all'interno del sistema stesso, di scegliere un protocollo di distribuzione che sia compatibile con i permessi di utilizzo forniti da colui che possiede i diritti sul dato. Nel lavoro sono state prese in considerazione le problematiche relative a: 1) catalogazione del dato geografico (intesa come procedura che permette l'archiviazione e la ricerca delle informazioni); 2) diritti sulle informazioni; 3) utilizzo di metadati; 4) normativa di riferimento (in particolare la Direttiva INSPIRE); 5) la scelta dei componenti che costituiscono l'infrastruttura del WEB GIS e dei software utilizzati. Il Progetto dimostra come sia possibile realizzare una completa SDI utilizzando esclusivamente Software Libero ed Open Source.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.