Negli ultimi anni la regola consuetudinaria internazionale sul divieto dell’uso della forza nelle relazioni fra Stati e le norme della Carta ONU in tema di sicurezza collettiva sono state spesso interpretate ed applicate rispetto a fenomeni problematici, caratteristici dell’epoca contemporanea, tanto in ordine ai soggetti coinvolti quanto agli aspetti militari e tecnologici. Da ciò è emersa l’esigenza di una rilettura della regolamentazione internazionale in materia, con particolare riguardo alle basi dell’istituto della legittima difesa, che tenga conto della prassi più recente. Attraverso i diversi scritti che raccoglie, il volume considera dapprima i problemi di portata generale, tanto dal punto di vista del diritto internazionale consuetudinario, quanto da quello istituzionale proprio del sistema delle Nazioni Unite, in particolare con riferimento al ruolo del Consiglio di sicurezza, per poi esaminare i singoli aspetti della materia: il diritto all’autodeterminazione dei popoli in chiave post-coloniale; la presunta formazione di un obbligo di proteggere le popolazioni civili e il concetto di intervento umanitario; l’ammissibilità della legittima difesa in risposta ad attacchi armati contro contingenti impiegati in azioni di pace sotto l’egida dell’ONU o di organizzazioni regionali. Specifica attenzione è dedicata al tema dell’uso della forza rispetto ai fenomeni contemporanei della pirateria e del terrorismo internazionale. Con riferimento alle modalità e alla tecnologia dell’uso della forza è stato studiato, oltre all’impiego delle armi nucleari, il fenomeno degli attacchi informatici. Il volume si chiude con lo studio del crimine individuale dell’aggressione quale elemento di criticità nel dibattito giuridico e diplomatico contemporaneo sull’aera di cerniera tra divieto dell’uso della forza e giustizia penale internazionale.
Uso della Forza e legittima difesa nel diritto internazionale contemporaneo
LANCIOTTI, Alessandra;
2012
Abstract
Negli ultimi anni la regola consuetudinaria internazionale sul divieto dell’uso della forza nelle relazioni fra Stati e le norme della Carta ONU in tema di sicurezza collettiva sono state spesso interpretate ed applicate rispetto a fenomeni problematici, caratteristici dell’epoca contemporanea, tanto in ordine ai soggetti coinvolti quanto agli aspetti militari e tecnologici. Da ciò è emersa l’esigenza di una rilettura della regolamentazione internazionale in materia, con particolare riguardo alle basi dell’istituto della legittima difesa, che tenga conto della prassi più recente. Attraverso i diversi scritti che raccoglie, il volume considera dapprima i problemi di portata generale, tanto dal punto di vista del diritto internazionale consuetudinario, quanto da quello istituzionale proprio del sistema delle Nazioni Unite, in particolare con riferimento al ruolo del Consiglio di sicurezza, per poi esaminare i singoli aspetti della materia: il diritto all’autodeterminazione dei popoli in chiave post-coloniale; la presunta formazione di un obbligo di proteggere le popolazioni civili e il concetto di intervento umanitario; l’ammissibilità della legittima difesa in risposta ad attacchi armati contro contingenti impiegati in azioni di pace sotto l’egida dell’ONU o di organizzazioni regionali. Specifica attenzione è dedicata al tema dell’uso della forza rispetto ai fenomeni contemporanei della pirateria e del terrorismo internazionale. Con riferimento alle modalità e alla tecnologia dell’uso della forza è stato studiato, oltre all’impiego delle armi nucleari, il fenomeno degli attacchi informatici. Il volume si chiude con lo studio del crimine individuale dell’aggressione quale elemento di criticità nel dibattito giuridico e diplomatico contemporaneo sull’aera di cerniera tra divieto dell’uso della forza e giustizia penale internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.