Analisi del contesto culturale in cui dovette prender forma il complesso programma iconografico sotteso al ciclo di affreschi di Luca Signorelli per la cappella Nuova o di San Brizio. Si individua come referente fondamentale, più che l'arcidiacono Antonio Alberi, il suo protettore cardinal di Siena, Francesco Tedeschini Piccolomini, integerrimo esponente della curia papale nei travagliati momenti del pontificato borgiano ed indefesso sostenitore della Riforma della Chiesa. Nel poema Iudicium Dei supremum de vivis et mortuis del noto umanista Giovanni Sulpizio da Veroli si rintraccia una connessione tematica puntuale con le tematiche e le fonti letterarie, classiche e moderne già additate come fondamentali per gli affreschi.

Intorno alla Cappella Nova a Orvieto. Giovanni Sulpizio e la corte dei Piccolomini

TEZA, Laura
2012

Abstract

Analisi del contesto culturale in cui dovette prender forma il complesso programma iconografico sotteso al ciclo di affreschi di Luca Signorelli per la cappella Nuova o di San Brizio. Si individua come referente fondamentale, più che l'arcidiacono Antonio Alberi, il suo protettore cardinal di Siena, Francesco Tedeschini Piccolomini, integerrimo esponente della curia papale nei travagliati momenti del pontificato borgiano ed indefesso sostenitore della Riforma della Chiesa. Nel poema Iudicium Dei supremum de vivis et mortuis del noto umanista Giovanni Sulpizio da Veroli si rintraccia una connessione tematica puntuale con le tematiche e le fonti letterarie, classiche e moderne già additate come fondamentali per gli affreschi.
2012
9788836622597
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