Il volume raccoglie per la prima volta sessantanove racconti di Moravia, rimasti dispersi (mai più ripubblicati) su giornali e riviste tra il 1928 e il 1951. I racconti sono stati recuperati attraverso una lavoro sistematico di ricerca condotto dai due curatori, non essendo essi stati conservati dall'autore né da familiari, e rientra nel quadro dell'appena avviata edizione delle "Opere" di Moravia diretta da Enzo Siciliano. L'arco temporale cui ci si è limitati (1928-1951) corrisponde a quello già eletto dallo scrittore quando nel 1952 raccolse i suoi racconti in un volume dal titolo "Racconti 1927-1951", rispetto al quale dunque il nuovo volume di "dispersi" assume un valore di integrazione. Nell'Introduzione (pp. V-XVIII) i due curatori ricostruiscono per la prima volta nel suo complesso l'intera produzione 'novellistica' moraviana, situandola in rapporto alla produzione 'romanzesca'; inoltre approfondiscono il problema della 'dispersione' come fenomeno caratteristico della scrittura moraviana, e chiariscono i rapporti tra i vari racconti o gruppi di racconti dispersi e le varie raccolte di racconti pubblicate in vita da Moravia. Di particolare rilievo il recupero di alcuni racconti degli anni Venti, di una serie coerente uscita su quotidiani nei primi anni Quaranta che avrebbe probabilmente dovuto comporre un volume, e ancora un gruppo di racconti 'ciociari' del biennio 1945-1946 (legati cioè all'esperienza della Ciociaria e alla genesi del romanzo "La Ciociara"), e ancora di "racconti romani" esclusi dalle due raccolte d'autore che portano questo titolo. L'antologia involontaria che questi "Racconti dispersi" vengono a comporre disponendosi in semplice ordine cronologico non è priva di una sua autonoma necessità e di un suo ordine intrinseco, e testimonia la varietà e insieme la coerenza della ricerca narrativa moraviana. Come viene specificato nella "Nota ai testi", i racconti fino al 1940 sono a cura di Francesca Serra, quelli dal 1941 al 1951 sono a cura di Simone Casini. L'introduzione è firmata da entrambi i curatori.
Alberto Moravia, "Racconti dispersi 1928-1951"
Casini, Simone;
2000
Abstract
Il volume raccoglie per la prima volta sessantanove racconti di Moravia, rimasti dispersi (mai più ripubblicati) su giornali e riviste tra il 1928 e il 1951. I racconti sono stati recuperati attraverso una lavoro sistematico di ricerca condotto dai due curatori, non essendo essi stati conservati dall'autore né da familiari, e rientra nel quadro dell'appena avviata edizione delle "Opere" di Moravia diretta da Enzo Siciliano. L'arco temporale cui ci si è limitati (1928-1951) corrisponde a quello già eletto dallo scrittore quando nel 1952 raccolse i suoi racconti in un volume dal titolo "Racconti 1927-1951", rispetto al quale dunque il nuovo volume di "dispersi" assume un valore di integrazione. Nell'Introduzione (pp. V-XVIII) i due curatori ricostruiscono per la prima volta nel suo complesso l'intera produzione 'novellistica' moraviana, situandola in rapporto alla produzione 'romanzesca'; inoltre approfondiscono il problema della 'dispersione' come fenomeno caratteristico della scrittura moraviana, e chiariscono i rapporti tra i vari racconti o gruppi di racconti dispersi e le varie raccolte di racconti pubblicate in vita da Moravia. Di particolare rilievo il recupero di alcuni racconti degli anni Venti, di una serie coerente uscita su quotidiani nei primi anni Quaranta che avrebbe probabilmente dovuto comporre un volume, e ancora un gruppo di racconti 'ciociari' del biennio 1945-1946 (legati cioè all'esperienza della Ciociaria e alla genesi del romanzo "La Ciociara"), e ancora di "racconti romani" esclusi dalle due raccolte d'autore che portano questo titolo. L'antologia involontaria che questi "Racconti dispersi" vengono a comporre disponendosi in semplice ordine cronologico non è priva di una sua autonoma necessità e di un suo ordine intrinseco, e testimonia la varietà e insieme la coerenza della ricerca narrativa moraviana. Come viene specificato nella "Nota ai testi", i racconti fino al 1940 sono a cura di Francesca Serra, quelli dal 1941 al 1951 sono a cura di Simone Casini. L'introduzione è firmata da entrambi i curatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.