Intermediario tra la cultura spagnola e italiana per crociana definizione, Alfonso de Ulloa vede dipanare la propria vicenda umana tra le stamperie veneziane negli anni 50-60 del Cinquecento. La rigorosa ricostruzione della sua biografia basata su documenti originali dell’epoca – carte d’archivio, analisi del paratesto di un centinaio di stampe legate al suo nome – viene ad arricchire un precedente studio dedicato all’estremegno da Rumeu de Armas nel 1973. La figura che ne emerge è quella di un traduttore e curatore di testi, a volte un po’ troppo disinvolto in presunte attribuzioni di paternità di stesura, solo tra i tanti e al soldo di troppi, protetto e pedina di potenti, spia e “irregolare” inquisito, forse filoeterodosso quel tanto che basta per non smentire il pressappochismo dell’equazione Erasmo=Lutero, vittima di quell’estrema beffa del destino che fa della banalità di un ritardo della missiva con la grazia regia la chiosa grottesca della esistenza di un probabile reo di precarietà sociale. Le schede delle cinquecentine analizzate, riprodotte nell’Appendice III rispettando i principali criteri di catalogazione del libro antico, permettono di valutare l’effettivo contributo offerto da Ulloa alla diffusione del libro spagnolo in Italia, confermando e completando i risultati di uno studio su tale aspetto raccolti nella prima parte della monografia.

Il caso Ulloa. Uno spagnolo "irregolare" nella editoria veneziana del Cinquecento

LIEVENS, Anne Marie
2002

Abstract

Intermediario tra la cultura spagnola e italiana per crociana definizione, Alfonso de Ulloa vede dipanare la propria vicenda umana tra le stamperie veneziane negli anni 50-60 del Cinquecento. La rigorosa ricostruzione della sua biografia basata su documenti originali dell’epoca – carte d’archivio, analisi del paratesto di un centinaio di stampe legate al suo nome – viene ad arricchire un precedente studio dedicato all’estremegno da Rumeu de Armas nel 1973. La figura che ne emerge è quella di un traduttore e curatore di testi, a volte un po’ troppo disinvolto in presunte attribuzioni di paternità di stesura, solo tra i tanti e al soldo di troppi, protetto e pedina di potenti, spia e “irregolare” inquisito, forse filoeterodosso quel tanto che basta per non smentire il pressappochismo dell’equazione Erasmo=Lutero, vittima di quell’estrema beffa del destino che fa della banalità di un ritardo della missiva con la grazia regia la chiosa grottesca della esistenza di un probabile reo di precarietà sociale. Le schede delle cinquecentine analizzate, riprodotte nell’Appendice III rispettando i principali criteri di catalogazione del libro antico, permettono di valutare l’effettivo contributo offerto da Ulloa alla diffusione del libro spagnolo in Italia, confermando e completando i risultati di uno studio su tale aspetto raccolti nella prima parte della monografia.
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